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Vaccino 6-11 anni, il Moige denuncia: “Paura? Certo, non sono chiari i rischi degli effetti avversi e collaterali”

Noi, da sempre siamo per la libertà di scelta e la gratuità dei vaccini. E la libertà di scelta va garantita anche attraverso una corretta informazione” ma, rimarca legittimamente il Moige (che raccoglie i genitori italiani), vista la ‘necessità’ espressa dalle autorità sanitarie, di vaccinare anche la fascia dei bimbi compresa fra fra i 6 e gli 11 anni (premesso il ‘via libera’ da parte di Ema ed Aifa), ci aspettiamo quantomeno, “sui media la presenza bipartisan degli esperti del mondo scientifico, sia a favore, che contro il vaccino anti covid ai minori, affinché parlino di rischi e benefici. Ad esempio pochi giorni fa il Direttore dell’Oms, ha espresso forti perplessità sulla vaccinazione dei bambini“.

Il Moige: “Non sono chiari i rischi degli effetti avversi e collaterali e ci negano la farmacovigilanza attiva”

D’altra parte, come dar loro torto? Come fa giustamente notare Antonio Affinita, il direttore generale del Movimento, “Non sono chiari i rischi degli effetti avversi e collaterali. A tal fine abbiamo chiesto l’attivazione della farmacovigilanza attiva, ma abbiamo riscontrato che non c’è nessuna intenzione di farla. Inoltre il ministro Speranza, nonostante le nostre continue richieste, ha rifiutato il confronto con i genitori”.

Moige: “Noi ‘no Vax’? Non scherziamo, abbiamo lottato per la vaccinazione libera e gratuita contro le meningiti”

Dopo aver tenuto a ribadire che all’interno del Moige non esiste nessuna deriva ‘no Vax’, il direttore esprime dubbi e perplessità ricordando ad esempio che, spiega. ”Noi abbiamo cofondato la Como (Confederazione delle organizzazioni contro la meningite) e siamo stati i primi in Italia a chiedere la vaccinazione libera e gratuita contro le meningiti, quando le Asl rifiutavano di concederla gratuitamente ed i genitori dovevano sborsare oltre 200 euro. Definirci no vax, perché chiediamo libertà e consapevolezza per un atto sanitario per i nostri figli, è sia ridicolo, sia smentito dai fatti. Rispediamo la definizione al mittente”.

Max

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Max Tamanti