Nell’ambito della prima, feroce ed ancora ‘sconosciuta’ emergenza sanitaria, si è distinto per il gran lavoro svolto e, consigliando al meglio la giunta del governatore Zaia, in poche settimane è riuscito a contenere una pandemia dal quale, una precisa area del Veneto sembrava non uscire più.
Dunque un virologo rodato, la cui esperienza sul campo, fa di Andrea Crisanti uno dei tecnici più preparati in fatto di Covid-19.
Lascia quindi da pensare quando ‘un esperto’ come lui, in merito all’ok dell’Ema sulla vaccinazione per i bimbi della facia 5-11 anni, afferma ”Avrei aspettato ancora a decidere”.
Vaccino 5-11 anni, pur riconoscendone l’efficacia anche l’Oms esprime perplessità: ‘Prima i fragili, gli anziani ed i paesi poveri’
Una posizione ferma quella di Crisanti rispetto al ‘semaforo verde’ acceso dall’Ente regolatori europeo oggi, che segue ‘le perplessità’ espresse invece ieri dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) la quale, pur non opponendo reticenza rispetto alla sicurezza e all’efficacia del vaccino (conidvidendo anche il rapporto rischi-benefici favorevole), ha anche tenuto a rimarcare che, allo stato attuale, piuttosto che immunizzare i più piccoli, sarebbe invece opportuno ‘mettere prima la sicuro’ fragili e anziani, oltre che ad alzare le coperture per i più Paesi poveri.
Vaccino 5-11 anni, Crisanti: “Sono convinto che non ci siano problemi, ma avrei aspettato un po’, atteso più dati”
Come tiene a precisare il virologo romano, ”Io non ne faccio una questione di priorità. Sono convinto, e lo ripeto, che non ci siano problemi a vaccinare i bambini. Solo, non credo che i dati a disposizione siano sufficienti per giustificare questa decisione”. Quindi, ha concluso, “Avrei aspettato un po’. Lo studio in questione riguarda 3mila bambini”.
Max