Premesso che già Israele aveva denunciato la stessa ‘coincidenza’, ora anche un comitato consultivo al Cdc, ha segnalato una “probabile associazione” tra i vaccini Pfizer e Moderna, ed il rischio di miocardite negli adolescenti.
Ovviamente il tutto si consuma nell’ambito di una situazione assolutamente ‘priva di letteratura’, negli stessi Usa la cosiddetta ‘sperimentazione’ dei vaccini a Mrna ha infatti riguardato appena un campione di nemmeno 3mila adolescenti.
Quindi fatto salvo che le cause vanno accertate attentamente, e che ‘puntuale’, in ogni caso ci si dovrà rassegnare a riascoltare il solito trito e ritrito refrain (‘gli effetti avversi gravi rari sono minori agli effetti salvifici comportati dalla vaccinazione’), c’è da segnalare che ieri negli Stati Uniti è morto un 13enne pochi giorni dopo aver fatto il richiamo del vaccino Pfizer.
Jacob Clynick, del Michigan, si è spento nel sonno tre giorni dopo aver ricevuto la seconda dose del vaccino.
Eppure, ha riferito una zia del ragazzino, Clynick dopo la seconda dose ha avuto i ‘classici’ sintomi comuni, come spossatezza, febbre e mal di stomaco, ma nulla di apparentemente grave.
Una disgrazia che ha subito messo in moto i centri Usa per il controllo e la prevenzione della malattia (Cdc), i quali, hanno immediatamente dato via ad un’indagine per accertare eventuali correlazioni tra la morte del ragazzino, e la somministrazione del vaccino e, sopratutto, se il 13enne giovane presentava malattie pregresse o fragilità non note.
Tuttavia, ma sono fonti non confermate del medico legale della contea di Saginaw, un giornale locale avrebbe riferito che da un’autopsia preliminare, sarebbe stato notato che il cuore del ragazzo appariva ingrossato.
Dal canto suo Martha Sharan, dell’ufficio relazioni pubbliche del Cdc, ha affermato che ”è prematuro individuare una causa del decesso fino a quando l’indagine non sarà completata’. Quando un evento avverso grave, come la morte, viene segnalato al Vaccine Adverse Event Reporting System (Vaers) dopo la vaccinazione anti Covid-19, il Cdc richiede ed esamina tutte le cartelle cliniche associate al caso, compresi i certificati di morte e i rapporti autoptici. La determinazione della causa della morte viene effettuata dal funzionario certificatore che completa il certificato di morte o dal patologo che conduce l’autopsia”.
Max