“Mancano vaccini anti Covid ed è una cosa tragica perché ne potremmo fare molti di più: ogni giorno facciamo 32mila vaccinazione ma potremo farne tre volte di più ma, non abbiamo vaccini”. E’ il grido dall’allarme lanciato dal governatore del Veneto Luca Zaia oggi nel corso del punto stampa in cui ha avvertito: “Spero che le forniture annunciate in giugno siano poderose come promesso perché altrimenti per le regioni più virtuose sarà inevitabile bloccare le seconde dosi, se non arrivano i vaccini”.
Zaia ha poi annunciato che “a prossima settimana, al più tardi, partiamo con l’operazione turismo: contiamo di vaccinare tutti gli 80mila addetti del mondo del turismo in Veneto”. “Gli operatori turistici dalla prossima settimana avranno la possibilità di vaccinarsi e poi di certificare la propria posizione”, ha sottolineato il governatore, spiegando che “contiamo di utilizzare il vaccino Johnson & Johnson che prevede una sola dose e non ha problemi di refrigerazione, altrimenti il ‘piano B’ prevede l’utilizzo di Pfizer e Moderna” .
Con una battuta Zaia ha poi rilanciato la questione del richiamo del vaccino ai turisti che verranno in Veneto. E per spiegarne l’importanza Zaia ha ricordato: “Noi viviamo di pane e turismo”. Per questo “io ho posto la questione dei vaccini ai turisti ed è fondamentale che venga presa una decisione nazionale perché la certificazione che io rilascio al turista di un’altra regione deve essere poi accettata dalla regione di provenienza dello stesso”, ha spiegato.
In ogni caso il governatore del Veneto ha spiegato che “un turismo Covid free non è una chimera dipende tutto dall’arrivo dei vaccini” e il vaccino ai turisti “non è un totem ideologico è una possibilità: ho sempre detto che la condizione principale è che ci siano i vaccini, ma è comunque necessaria una decisione a livello nazionale”, ha ribadito.
E sempre per facilitare il rilancio del comparto turistico il governatore del Veneto ha spiegato che “per quanto riguarda i veneti che faranno le loro vacanze in regione, per agosto stiamo cercando di programmarci in modo da dare meno vincoli alle persone nelle due settimane centrali di agosto cosicché per ferragosto prevediamo pochi richiami, ma solo prime dosi per chi volontariamente fisserà l’appuntamento in quei giorni”.