Per la somministrazione della terza dose del vaccino anti-Covid, “trapiantati e immunodepressi verranno contattati dalle strutture dove sono in carico mentre, quando successivamente sarà aperta anche agli over 80, come sembra che sia, queste persone avranno la stessa metodologia per le prime due dosi, con la novità che potranno prenotarsi, nel Lazio, anche in farmacia”. Lo ha precisato l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, ospite di ‘Radio Anch’io’ su Rai Radio Uno, rispondendo su come il Lazio si sta organizzando per la somministrazione della terza dose ai fragili.
“Stiamo reclutando i trapiantati di organo solido che sono circa 5mila, reclutare significa che si stanno contattando uno per uno e si stanno calendarizzando gli appuntamenti che partiranno appena sarà disponibile il nuovo consenso informato e la circolare”, ha aggiunto.
Sulle divisioni, anche nella comunità scientifica, sulla necessità di somministrare la terza dose del vaccino anti-Covid, D’Amato ha poi ribadito che “seguiamo le indicazioni che ci vengono dell’autorità, l’Ema l’ha approvata e alcuni paesi come Israele hanno iniziato a fare i rischiami”. L’assessore puntualizza poi che è importante in questi casi “l’autonomia della scienza e delle autorità regolatorie, non si fanno le terze dose perché lo chiedo le case farmaceutiche”.
D’Amato (Lazio), ‘favorevole a estensione Green pass a lavoratori pubblico e privato’
“Sono favorevole all’estensione del Green pass ai lavoratori del pubblico e del privato”. Lo ha affermato l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, ospite di ‘Radio Anch’io’ su Rai Radio Uno. “Il Green pass è uno strumento che ci sta consentendo, nel Lazio, di superare l’80% di vaccinazioni e di arrivare al 90%, una volta raggiunto l’obiettivo come ogni strumento può essere rimesso in discussione. Non è un fine – precisa – ma che invece deve essere quello di immunizzare”.