E’ bene premettere subito che, in quanto Commissario è sì responsabile, ma della logistica e della pianificazione della campagna vaccinale. Ma non è certo il Generale Figliuolo che stabilisce quale vaccino inoculare, e a chi. Lui, fra l’altro eccellente militare, ‘obbedisce’ dunque, è bene fugare una volta per tutte ogni dubbio: in merito al caos AstraZeneca (in particolare sulla seconda dose), i ‘responsabili’ (ma non certamente in termini accusatori), ne sono i vertice sanitari, dal ministero della Salute all’Ema.
Detto questo, stamane, intervenendo all’anniversario della Polizia penitenziaria, fermato dai media, il generale ha affermato che non sussiste al momento – viste le nuove disposizioni sugli under 60 – la necessità di richiedere ‘con urgenza’ nuove dosi dei vaccini a mRna (Pfizr e Moderna): ‘’Non c’è ancora una richiesta’ di nuove dosi di vaccini ma stiamo studiando. Il piano – ha rassicurato – comunque a oggi è e resta sostenibile’’.
Rimarcando quindi che “Il piano è ancora fattibile”, Figliuolo ha spiegato che “Mi ero preso margini di manovra d’accordo con il premier Draghi e da qui a fine settembre arriveranno 54,5 milioni di dosi, in grado di coprire l’80% della platea dei vaccinabili. Visto che il pericolo è sempre dietro l’angolo avere una riserva non guasta. Qualora dovessero arrivare dosi aggiuntive o anticipate rispetto a quello che ci viene dato nell’ultimo trimestre, ben vengano”. Tuttavia, ha tenuto a rassicurare, “Se non dovessero arrivare voglio tranquillizzare gli Italiani, siamo in grado di chiudere il piano entro settembre”.
Anzi, ha aggiunto il Commissario, ’”Stiamo riprogrammando, insieme con le Regioni, dando supporto nelle riprenotazioni e andando a bilanciare con riserve strategiche. Abbiamo bilanciato con 11 Regioni per evitare disagi ai cittadini’’. Poi, viste le tensioni dei giorni passati, Figliuolo si è lasciato andare ad una ‘doverosa esortazione’: “Questo è il momento di restare uniti, di stringerci a coorte. Stiamo uscendo da una pandemia, i dati sono confortanti ma la pandemia c’è ancora. Gli italiani non devono farsi frastornare ma devono continuare a vaccinarsi’. Ancora ieri – ha poi concluso – ci sono state 512mila vaccinazioni nonostante le polemiche, le nuove disposizioni sono arrivate nella notte tra venerdì e sabato , con indicazioni molto tecniche, che hanno portato le Regioni ha chiedere chiarimenti’’.
Max