Ieri si parlava del fatto che, sebbene distribuito su 60 paesi nel mondo, ad oggi non è ancora trapelato nessun caso di ‘reazione avversa grave o letale’ rispetto all’inoculazione del vaccino anti-Covid Sputnik. Ma, attenzione: questo è quanto riferito dagli scienziati russi, dunque si tratta, come si suol dire, di un dato da ‘prendere con le pinzette’.
Tuttavia, alla luce di quanto accaduto ultimamente, prima con l’AstraZeneca, e poi con il J&J, è abbastanza naturale che il tema degli ‘effetti collaterali’ (tipici in ogni tipo farmaco in commercio), sia divenuto ‘l’incubo’ degli italiani prossimi alla vaccinazione i quali, coinvolti dall’onda emotiva, hanno addirittura disertato l’inoculazione in preda al terrore.
Vaccini e reazioni: l’Agenzia italiana del farmaco cerca di fare un po’ di chiarezza sull’argomento
Così finalmente, anche per riportare un po’ di ordine sull’argomento (ricordiamo sempre che, in ordine di casi, si parla delle dita di una mano rispetto a milioni di vaccini effettuati), l’Aifa ha deciso di intervenire sulle reazioni avverse, spiegando come, quali e in che percentuale, sono state denunciate in seguito alle vaccinazione con i sieri ad oggi nostra disposizione: Pfizer, AstraZeneca e Moderna.
Vaccini e reazioni: su oltre 9 milioni di dosi il tasso di segnalazione è di 510 ogni 100mila
Dunque, spiega l’Agenzia italiana del farmaco: ad oggi “Sono state 46.237 le segnalazioni di reazioni avverse, su un totale di 9.068.349 dosi somministrate (tasso di segnalazione di 510 ogni 100 mila dosi), registrate nella Rete nazionale di farmacovigilanza tra il 27 dicembre 2020 e il 26 marzo 2021 per i tre vaccini in uso nella campagna vaccinale in corso”. In tutto ciò, “Gli eventi segnalati insorgono prevalentemente lo stesso giorno della vaccinazione o il giorno successivo (87% dei casi). Per tutti i vaccini gli eventi avversi più segnalati sono febbre, cefalea, dolori muscolari o articolari, dolore in sede di iniezione, brividi e nausea, in linea con le informazioni note sui vaccini finora utilizzati in Italia”.
Vaccini e reazioni: delle 46.237 avverse segnalate, quelle gravi ne rappresentano il 7,1%
Riguardo al ‘tasto dolente’, l’evento che come dicevamo sta terrorizzando il Paese, l’Aifa rimarca che “Delle 46.237 reazioni avverse, il 92,7% sono riferite a eventi non gravi, che si risolvono completamente, come dolore in sede di iniezione, febbre, astenia/stanchezza, dolori muscolari. Le segnalazioni gravi (non ‘letali’), corrispondono al 7,1% del totale, con un tasso di 36 eventi gravi ogni 100 mila dosi somministrate, indipendentemente dal tipo di vaccino, dalla dose (prima o seconda) e dal possibile ruolo causale della vaccinazione”.
Vaccini e reazioni: proporzionate alla quantità di dosi di ciascuna casa farmaceutica inoculate
Nello specifico, ”La maggior parte delle segnalazioni sono relative al vaccino Comirnaty (81%) – Pfizer,ndr – , finora il più utilizzato nella campagna vaccinale (68% delle dosi somministrate), con un aumento delle segnalazioni per il vaccino Vaxzevria (17%) – AstraZeneca,ndr – a seguito dell’incremento dell’uso di questo vaccino (27% delle dosi somministrate)”. Infine, rispetto alle ‘rare’ segnalazioni relative al vaccino Moderna, queste, conclude l’Aifa, “rappresentano invece il 2% del totale e sono proporzionali al numero più limitato di dosi somministrate (5%)”.
Max