“Siamo in guerra, è stato detto. Serve forse qualche norma di guerra, diciamo così? Qualcosa si sta già facendo, l’impiego per esempio delle farmacie che in questo territorio vedrà uno dei primi punti di attivazione”.
In effetti è vero: siamo in guerra, ciò che però fa correre i brividi lungo la schiena, è chi si tratta di una situazione che si protrae da ben 18 mesi, salvo ora grazie all’avvento dei vaccini.
A tal proposito Fabrizio Curcio, capo della Protezione Civile, inaugurando stamane il nuovo hub vaccinale nella Fiera di Genova, ha tenuto ad assicurare che, se ognuno farà la sua parte “arriveremo a mezzo milione di dosi al giorno”
Quindi ha spiegato che “Noi non siamo in giro per l’Italia a mettere voti e fare classifiche. A noi interessa che il sistema paese vada avanti insieme, ognuno con le possibilità che ha e magari supportando dove c’è necessità. Sappiamo che i valori numerici possono avere un valore diverso in alcune parti d’Italia“. Dunque, ha ribadito Curcio, ”A noi interessa ci si vaccini. C’è un compito dello Stato nella sua interezza: parte centrali, regioni, comuni, cittadini e privato. Il primo messaggio è ‘non fermiamoci ai numerini’, usiamoli per fare un salto in avanti. I numeri ci devono aiutare a capire come procedere. Se ognuno farà il suo pezzettino regionale e locale potremo arrivare ai 500mila vaccini al giorno”, afferma ancora.
Ed infatti, nell’ambito di questo ‘tour ispettivo’ , il capo della Protezione Civile ha annunciato che dopodomani, mercoledì, su invito del governatore Fontana e dell’assessore Moratti, si recherà insieme al generale Francesco Paolo Figliuolo in Lombardia, per visitare anche qui, il nuovo hub vaccinale sorto a Malpensafiere, dedicato ai residenti della provincia di Varese.
Max