Dunque come annunciato stamane dal Commissario Figliuolo, affiancato dal ministro Speranza, ci si appresta a dare ‘la spallata finale’ al Covid”, visto che, da giugno ha annunciato Figliuolo, “Le dosi a disposizione saranno 20 milioni, e ogni Regione dovrà regolarsi sul numero di dosi. Ma quello che bisogna evitare – si è poi raccomandato – è la rincorsa tra Regioni per avere più vaccinil”.
Nello specifico, con l’arrivo dell’imponente scorta, a partire da giovedì prossimo, le prenotazioni saranno quindi libere e non più per fasce d’età: “Dal 3 giugno – ha infatti confermato il Generale – si darà la possibilità alle Regioni e alle province autonome, a breve partirà una lettera, di aprire su tutte le classi seguendo il piano, utilizzando tutti i punti di somministrazione, anche quelli aziendali”.
Ed a proposito di vaccinazione, fra le regioni più ‘virtuose’ in questo senso, si distingue il Lazio. Poco fa infatti, il governatore Zingaretti ha annunciato che “Nelle prossime 48 ore, per l’età adulta, almeno la metà dei cittadini del Lazio avrà raggiunto la prima dose di vaccino anti-Covid. Questo vuol dire che siamo in una fase positiva e i dati ospedalieri ce lo confermano“.
Al contempo il presidente della Regione Lazio ha annunciato anche l’avvio delle vaccinazioni in farmacia: “Grazie alle farmacie, ai risultati ottenuti e all’impegno dei medici di medicina generale, da settembre via via procederemo alla chiusura degli hub vaccinali che sono serviti per impostare la campagna di immunizzazione anti-Covid. Progressivamente – ha quindi concluso – tutto verrà dato in mano alla rete dei medici di famiglia e alle farmacie. Questo è possibile perché stiamo vincendo”.
Max