“C’è soddisfazione per la sentenza, nel senso che sono state respinte le assurde richieste della Procura che non avevano veramente ragion d’essere”. Queste le parole del prof. Romano Vaccarella, legale del presidente della Lazio Claudio Lotito, all’Adnkronos dopo la sentenza della Corte federale di appello della Figc, nel processo bis per il caso dei protocolli Covid, che ha quasi interamente accolto i reclami proposti dal presidente del club biancoceleste, dai medici Ivo Pulcini e Fabio Rodia e dalla società, determinando la sanzione in 2 mesi di inibizione per Lotito e in 5 mesi di inibizione per Pulcini e Rodia.
“Le richieste della Procura Figc erano totalmente estranee alla funzione che dovrebbe avere la Procura federale stessa, che è arrivata a mettere in dubbio la possibilità di adeguarsi alla sentenza del Collegio di Garanzia, che fa parte dell’ordinamento che la Procura dovrebbe tutelare. Diciamo che rimane un po’ di delusione perché c’erano anche gli elementi, a nostro avviso, per mandare il presidente Lotito totalmente assolto. Eravamo davanti alla possibilità che la Procura e la Federazione venissero totalmente massacrate dalla realtà processuale, ma ci riteniamo comunque soddisfatti”, ha aggiunto Vaccarella. “Mentre la precedente era veramente priva di ogni razionalità, quanto menò questa decisione ha un minimo di contenuto razionale. Da questo punto di vista siamo soddisfatti, sarebbe dovuta andare meglio ma è andata bene così”.
Sullo “sconcerto” fatto trapelare dalla Procura Figc, che attende le motivazioni della sentenza per decidere se fare ricorso, il prof. Vaccarella è chiaro: “Se leggono attentamente la sentenza del Collegio di Garanzia, alla Procura è andata di lusso. Sconcerto? Forse perché avevano indotto il presidente a rilasciare dichiarazioni che avrebbe dovuto risparmiarsi. Il ricorso forse lo faranno ma vorrei leggerlo. Oggi ho sentito la Procura e sono rimasto io sconcertato, ma non sorpreso, purtroppo, da richieste semplicemente assurde”, ha concluso il legale di Lotito.