Tramite comunicato stampa lUSB ha voluto rendere note le motivazioni della manifestazione di protesta contro la soppressione delle province organizzata per domani alla Sede del Ministero per gli Affari Regionali:
Dopo la decisione della Corte Costituzionale, che ha annullato il processo di riordino delle Province, si rischia un nuovo scontro tra gli organi costituenti lo Stato, che non vorremmo sia fatto pagare ai cittadini e ai lavoratori di questi enti, esordisce Roberto Betti, della Direzione Nazionale USB Pubblico Impiego.La campagna moralizzatrice nei confronti del ceto politico ha trovato il suo capro espiatorio nella soppressione delle Province o nella loro riduzione prosegue Betti – ma non cè, da parte di quella stessa politica, una sola idea su come riorganizzare le funzioni proprie dellarea vasta attribuite alle province, e cioè agricoltura, rifiuti, servizi sociali, edilizia scolastica, viabilità, formazione, centri per limpiego, sicurezza, ambiente, ecc.Nei giorni scorsi abbiamo chiesto un incontro al ministro per gli Affari Regionali, onde evitare che sul tema Province si ceda ad un approccio demagogico e strumentale, esteso successivamente ai rappresentanti della Conferenza delle Regioni e alla Conferenza Unificata, ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta, sottolinea il rappresentante della USB. Per questodomani, 11 luglio, terremo un presidio sotto la sede del Ministero degli Affari Regionali, in occasione della Conferenza Unificata e della Conferenza Stato-Regioni, e cercheremo di far sentire la nostra voce ai rappresentanti istituzionali, per esprimere la necessità di un approfondito dibattito sia rispetto allorganizzazione dello Stato sul territorio, sia rispetto alla gestione delle funzioni di area vasta che, a nostro giudizio, possono trovare la loro naturale collocazione allinterno delle Regioni, senza riduzione dei servizi per i cittadini e senza riduzione dei posti di lavoro, conclude Roberto Betti.