Eric Adams, l’ex poliziotto che ha promesso di combattere l’aumento di criminalità a New York, è risultato il candidato con il maggior numero di preferenze di prima scelta nelle primarie democratiche che si sono svolte ieri per decidere il successore di Bill de Blasio alla guida della Grande Mela. Ma il 60enne presidente del borough di Brooklyn, che diventerebbe se eletto sindaco il secondo primo cittadino di New York afroamericano, non ha raggiunto il 50%, fermandosi intorno al 31%, e quindi ora lo spoglio procederà con i ‘round’ previsti dal sistema di preferenze che New York ha scelto di adottare in queste affollate primarie.
Secondo il sistema ranked-choice gli elettori hanno potuto scegliere cinque diversi candidati, dalla prima scelta in poi: nel primo scrutinio sono state quindi conteggiate solo le prime scelte, ora si procederà in round a conteggiare anche le altre, con un sistema complicato che durerà settimane. I risultati finali sono infatti previsti per il 12 luglio.
Nonostante questo, di fronte al vantaggio registrato nel primo spoglio, l’entourage di Adams ha detto che se alla fine non vincerà il candidato che ha ottenuto il maggior numero di preferenze come prima scelta, si rischierebbe una violazione dei diritti degli elettori. “Assicuro agli elettori che nessuno mi ruberà le elezioni”, ha detto l’ex poliziotto.
Sulla base del primo spoglio, vi sono due altri candidati che possono sperare di ‘superare’ Adams nei prossimi round, quando verranno prese in considerazione anche la altre scelte degli elettori: l’avvocato dei diritti umani Maya Willey e l’ex assessore Kathryn Garcia. Mentre è arrivato quarto Andrew Yang, giù candidato alle primarie dem del 2020, che ha ammesso la sconfitta.
Più semplice il duello in campo repubblicano, dove erano solo due a contendersi una candidatura di bandiera in una città solidamente democrat come New York. Secondo le proiezioni Curtis Silwa, conduttore di talk show che non ha sostenuto Donald Trump alle ultime elezioni, ha sconfitto Fernando Mateo, uomo d’affari fervente sostenitore dell’ex presidente e della sua presunta vittoria elettorale lo scorso novembre.