John Bolton, l’ex consigliere per la sicurezza nazionale Usa, fa tremare il presidente Donald Trump. Nel suo libro, The Room Where It Happened, in uscita il 23 giugno, ha scritto che Trump chiese aiuto al presidente cinese Xi Jinping per essere rieletto alle presidenziali 2020. Secondo Bolton, il tycoon supplicò il leader cinese di acquistare grandi quantità di prodotti agricoli statunitensi, un espediente cruciale per ottenere voti dalla sua base elettorale. In cambio erano promessi sconti sui dazi. In un’anticipazione del libro pubblicata dal Wall Street Journal, Trump spiegò a Xi “l’importanza degli agricoltori e dell’aumento degli acquisti cinesi di soia e grano nel risultato elettorale”.
Bolton, le rivelazioni contro Trump
Bolton ha annunciato altre scioccanti rivelazioni: l’interferenza di Trump in inchieste penali federali contro aziende estere (come le aziende cinesi Zte e Huawei), per favorire i leader autoritari “che gli piacciono”, come il turco Recep Tayyip Erdoğan (nel caso degli aiuti alla banca turca Halkbank). Tutto in funzione elettorale, dice Bolton: “Mi è difficile identificare una decisione di Trump durante la mia permanenza alla Casa Bianca che non sia stata dettata da calcoli per la rielezione”.
I campi di internamento in Cina
Non solo economia e politica. Secondo l’ex consigliere per la sicurezza, Trump era pronto anche a calpestare i diritti umani, appoggiando e sostenendo Xi nella costruzione di campi di internamento contro gli uiguri, minoranza musulmana. Secca la risposta di Trump: “È un bugiardo”.
La Casa Bianca prova a bloccare il libro di Bolton
Intanto domenica 21 giugno l’Abc trasmetterà un’intervista rilasciata da Bolton. Secondo un’anticipazione, verranno affrontati il rapporto tra il tycoon e il presidente russo Vladimir Putin e le pressioni fatte all’Ucraina affinché venisse aperta un’indagine su Hunter Biden, membro del consiglio di amministrazione di una società energetica ucraina e figlio di Joe Biden, rivale democratico alle presidenziali.
Il dipartimento di Giustizia ha però presentato ad un giudice federale una richiesta d’urgenza per bloccare la pubblicazione del libro di Bolton e la distribuzione da parte di Simon & Schuster.
Secondo la denuncia presentata al tribunale federale dal dipartimento di Giustizia, Bolton avrebbe violato l’accordo di riservatezza sottoscritto con la Casa Bianca e non avrebbe atteso il controllo delle autorità, prima della sua pubblicazione, svelando informazioni top secret.
Ormai però il libro è tra gli scaffali delle librerie e, soprattutto, nelle mani dei mass media. Non tutti però credono alle rivelazioni dell’ex consigliere per la sicurezza nazionale, una figura da sempre controversa. E molti democratici non gli hanno perdonato di non aver testimoniato al Congresso nel processo per la messa in stato d’accusa di Trump, nel febbraio scorso.
Mario Bonito