“Il coinvolgimento degli Stati Uniti e dell’Alleanza Atlantica, non si sviluppa solo attraverso la fornitura di armi ma anche con l’addestramento di personale. State addestrando i loro soldati sul vostro territorio: nei territori di Gran Bretagna, Germania, Italia e altri paesi”. Così poco fa il ministro degi esteri russo, Lavrov, nell’ambito di una conferenza stampa.
Lavrov: “Perché dire che Stati Uniti e Nato non stanno partecipando a questa guerra? Stanno partecipando direttamente”
Dunque, ha affermato il capo della diplomazia di Mosca, “Non si dovrebbe dire che Stati Uniti e Nato non stanno partecipando a questa guerra. Stanno partecipando direttamente“. Del resto, secondo il ministro in tal senso la Nato e gli Stati Uniti avrebbero dei ‘precedenti’: “Confrontate l’isteria scatenata dai media occidentali ora con quello che è successo quando gli Stati Uniti hanno bombardato l’Iraq“. Ma non solo, ha poi aggiunto, “Nell’ex Jugoslavia la Nato ha anche bombardato il centro televisivo di Belgrado, sostenendo che si trattava di uno strumento della propaganda di guerra nemica”. Insomma il ‘messaggio tra le righe’ è abbastanza chiaro: la Russia avrebbe delle ‘giustificate motivazioni’ per ritenere sia a Nato che gli Stati Uniti come forze belliche interne al confitto, e dunque sarebbe legittimata a ‘difendersi’ con ogni mezzo…
Lavrov: “L’Occidente avrebbe avuto la possibilità di fermare lo scoppio della guerra in Ucraina accogliendo le richieste della Russia”
Eppure, ha tenuto a rimarcare ancora il capo della diplomazia russa – non sbagliando – “L’Occidente avrebbe avuto la possibilità di fermare lo scoppio della guerra in Ucraina accogliendo le richieste della Russia per limitare l’espansione della Nato e creare uno status di sicurezza speciale per Kiev”.
Lavrov: “In merito ai rapporti della Russia con l’Occidente, non sarà più possibile tornerà indietro”
Già stamane, come riferiamo in un articolo, riferendo in merito ai rapporti del suo paese con l’Occidente, Lavrov aveva affermato che “Non sarà più possibile tornerà indietro. E’ chiaro che se, e quando, a un certo punto i nostri vicini occidentali e gli ex partner improvvisamente si interesseranno a ripristinare in qualche modo il lavoro congiunto sulla sicurezza europea, da parte nostra non ci sarà alcun ripristino. Perché il ripristino significa quello che era prima. Ma questo non è possibile“. Dunque, aveva poi chiuso la questione aggiungendo che “Quando e se l’Occidente si renderà conto che è meglio coesistere sulla base di alcuni fondamenti reciprocamente concordati, ascolteremo ciò che l’Occidente propone ed è chiaro che dovrebbe esserci un nuovo inizio di interazione“.
Lavrov: “Parlando della crudeltà dei ceceni e buriati, il Papa fatto una dichiarazione completamente non cristiana”
A quanto pare il ministro, nel suo togliersi ‘una serie di sassolini dalle scarpe’, ne ha avute da ridire anche nei confronti di Papa Francesco che, a suo giudizio, facendo riferimento alla “crudeltà dei ceceni e buriati schierati nella guerra, ha rilasciato affermazioni non cristiane“. Ed ancora, ha rimarcato Lavrov, “Il Papa invita al dialogo, ma di recente ha anche fatto una dichiarazione incomprensibile, completamente non cristiana, individuando due nazionalità russe in una categoria da cui ci si può aspettare atrocità durante le ostilità“. E tutto questo, ha osservato il ministro russo, “naturalmente non aiuta la causa e l’autorità della Santa Sede“.
Lavrov: “Gli attacchi alle infrastrutture energetiche ucraine? Finalizzate a “minimizzare il numero delle vittime civili”
Infine Lavrov ha difeso i violenti attacchi che le truppe di Mosca hanno condotto nelle ultime settimane contro le infrastrutture energetiche dell’Ucraina, perché ”Queste infrastrutture sono di supporto alla capacità di combattimento delle forze armate dell’Ucraina e dei battaglioni nazionalisti’‘, giustificando così le azioni russe, a suo dire finalizzate a “minimizzare il numero delle vittime civili”.
Max
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