Dopo mesi di scontro a distanza, Cina e Stati Uniti provano a riavvicinarsi, almeno economicamente. I due Paesi hanno infatti in programma di riorganizzare i colloqui telefonici commerciali previsti, poi annullati, per sabato scorso. Scopo dei colloqui è quello di “valutare i progressi finora compiuti nella fase 1” dell’accordo otto mesi fa. Secondo Gao Feng, portavoce del ministero del Commercio cinese, i contatti si terranno “nei prossimi giorni”,
Il trade deal
La cosiddetta fase 1 dell’accordo sul commercio è stata firmata dai due Paesi il 15 gennaio scorso e ha rappresentato una sorta di armistizio economico dopo mesi di minacce di dazi americani. Il patto, formato da sette capitoli, contiene regole rigide e precise nel comportamento che i due partner commerciali, in particolare la Cina, deve rispettare negli scambi economici.
La pandemia da coronavirus ha però messo stravolto i rapporti tra le due superpotenze e ha generato mesi di provocazioni, contro reazioni e minacce (spesso sconclusionate, ma pericolose) a distanza tra Washington e Pechino.
Un’apertura per la ripresa commerciale rappresenta dunque una bella notizia che, anche se “non risolve lo scontro” potrebbe porre fine ad “una pericolosa escalation”.
Mario Bonito