Usa, accordo anti Shutdown. Trump insiste

Usa, arriva a una svolta la vicenda Muro: accordo bipartizan in Congresso anti Shutdown. Ma Trump insiste, provando a mantenere le proprie posizioni.
Si tratta di una vera e propria svolta quella che ha visto protagonisti da una parte Trump e la sua amministrazione e dall’altra la controparte democratica che, in seno al Congresso Usa, hanno trovato una sorta di compromesso bipartizan per evitare ulteriori danni legati allo shutdown.
Bipartizan, proprio come Trump aveva detto nel suo discorso alla Unione. Si tratta di una intesa forse poco pronosticabile fino a qualche tempo fa. In buona sostanza è stato trovato accordo nel Congresso per evitare shutdown tramite 1,3 miliardi volti a finanziare una barriera al posto del muro. Ma Donald Trump insiste ancora.
L’accordo bipartisan per evitare un nuovo shutdown dell’amministrazione Usa, e dunque il blocco parziale delle attività di governo, dunque, c’è. “Abbiamo avuto una buona serata. Abbiamo trovato un’intesa di principio sulla Sicurezza Interna e su altre 6 leggi”, ha chiarito il senatore repubblicano Richard Shelby. Dopo due ore di negoziati e tanto lavoro nell’ombra, i senatori Shelby e Patrick Leahy (democratico) e i deputati Nita Lowey (dem) e Kay Granger (Gop) hanno trovato l’intesa. Lowey ha detto che l’accordo è “un buon prodotto”. Secondo a quanto emerge, l’accordo bipartizan prevede 1,375 miliardi di dollari erogati in finanziamento di una barriera al confine con il Messico. Il tutto arriva dopo che le trattative sembravano arenarsi di fronte alla fermezza degli uomini di Trump che insistevano per avere soldi esclusivamente per il Muro e i democratici che premevano per un tetto sui migranti detenuti, per dirottare le risorse sui veri criminali. “Nessuno di noi riuscirà ad avere tutto quello che vuole ma faremo ciò che è meglio per gli Stati Uniti d’America”, ha chiarito Leahy. Il Congresso ha fino a sabato di tempo per dare il proprio assenso e finanziare il governo fino al prossimo 30 settembre. Secondo spifferi, pare che il presidente Trump firmerà la Legge anche se non contiene i 5,7 miliardi di dollari che ha chiesto per la costruzione del Muro, poiché poi mirerà ad un ordine esecutivo per finanziarlo. Il focus dei negoziati era arrivare a un accordo equo che potesse superare le barriere di Camera e Senato per giungere sul tavolo del presidente Trump entro venerdì 15 febbraio. Il giorno in cui, alle 24 ora di Washington, le 7 del mattino in Italia, scadrà il termine per le firme di bilancio.