Non potevano mancare le polemiche relative alla figura di Donald Trump, il presidente degli Stati Uniti d’America nel giorno dell’Independence Day, la festa dell’indipendenza americana del 4 Luglio 2019. Tra barbecue, eventi, spettacoli e le immancabili parate coi fuochi d’arficio, divampano anche nuove polemiche a stelle e strisce relative al capo della Casa Bianca in questo 4 Luglio: ma perchè? E’ presto detto.
Le ragioni delle contestazioni nei riguardi di Trump per la famosa parata per l’Independence Day, la festa dell’indipendenza degli Usa, sono fondamentalmente di natura economica: pare che per finanziare la festa dell’indipendenza siano stati investiti 2,5 milioni di dollari. Questo, almeno, è quanto avrebbe rivelato il Washington Post, secondo il quale, stando a alcuni fonti, sarebbero stati reperiti dai budget di parchi e musei.
Non c’è 4 Luglio che non diventi oggetto di grandi discussioni, oltre che di celebrazioni, negli Stati Uniti. Tra i grandi fuochi d’artificio e le parate, ogni anno negli Usa il 4 Luglio si festeggia la festa della indipendenza statunitense dall’Inghilterra. Come ogni anno però, accanto ai fuochi, scoppiano anche le polemiche. Quale sarà quella di quest’anno?
Si tratta di soldi, come spesso accade in Usa dove tutto è business. La domanda delle domande quest’anno è: come si è finanziato l’evento del 4 Luglio?
Ebbene, stando ai rumors, è dai parchi e dai monumenti pubblici americani che giungerebbero i finanziamenti della mega parata militare che il presidente Donald Trump ha organizzato per oggi, 4 Luglio.
La festa dell’Indipendenza che da duecento anni ha celebrato la liberazione dal giogo degli inglesi ma che quest’anno la Casa Bianca ha voluto allargare ad una festa delle forze armate.
Trump avrebbe voluto mettere in piedi qualcosa del genere già a novembre, nella giornata dedicata ai veterani, ma mancarono i fondi necessari. Ora, sono stati trovati. Quanti?
Di sicuro, nessuno lo sa. Ma stando a fonti del Washington Post, si parla di una cospicua parte della sfilata che verrà finanziata con denaro pubblico, 2,5 milioni di dollari prelevati dal budget di parchi e musei.
E ecco la polemica: Newsweek ha già stimato che gli stessi soldi sarebbero stati più che sufficienti per pagare pasti caldi a tutti i veterani senza tetto d’America per almeno un mese.
Ma non si contestano solo le spese: il presidente Trump ha annunciato un “saluto” alla nazione da tenere sotto l’iconica statua del Lincoln Memorial, il luogo, dove nel 1963 Martin Luther King tenne il celebre discorso che iniziava con “Ho fatto un sogno”.