(Adnkronos) – “Un ottantenne sano ed energico che è in grado di svolgere con successo i doveri della presidenza”. Con questo bollettino dei medici militari del Walter Reed National Center, Joe Biden, che avrà 81 anni al momento delle prossime presidenziali e 82 al momento dell’eventuale secondo mandato rimanda vigorosamente al mittente il nuovo tentativo dei repubblicani di giocare la carta dell’età contro di lui.
A farlo è stata Nikki Haley, la 51enne repubblicana ex ambasciatrice all’Onu e governatrice della South Carolina, che in effetti nell’invocare una “nuova generazione di leader” e promettere che se sarà presidente imporrà “test cognitivi” a tutti i candidati over 75, ha come obiettivo non solo il presidente in carica ma anche il 76enne Donald Trump, contro il quale lei è la prima ad essere ufficialmente scesa in campo per le prossime primarie Gop.
“Forse dimenticano le vittorie riportate dal presidente negli ultimi anni, ma io sono felice di ricordarle in ogni momento”, ha risposto la portavoce della Casa Bianca a chi le chiedeva della proposta di Haley, sottolineando che gli attacchi all’età di Biden non sono nuovi, ci sono stati nella campagna presidenziale del 2020 e poi in quella del midterm del 2022 in cui si prospettava una valanga rossa che non c’e’ stata. “Biden ha sempre vinto in questo gioco”, ha concluso Karine Jean Pierre.
L’attacco di Haley non è isolato ma rientra in una strategia che ha spinto nelle scorse settimane ad affidare la replica dell’opposizione al discorso sullo stato dell’Unione del presidente alla governatrice più giovane d’America, la quarantenne Sarah Huckabee Sanders, in contrasto “con il presidente più vecchio della storia americana”, che la neo governatrice dell’Arkansas ha definito “non in grado di servire come commander in chief”.
Il fatto è però che se i repubblicani attaccano in pubblico, non sono pochi i democratici che in privato si preoccupano di fronte al fatto oggettivo che 82 anni potrebbero essere troppi per un candidato alla Casa Bianca. “Amo Joe Biden, l’ho sempre amato, ma non penso che un over 80 debba essere il leader del mondo libero”, afferma a The Hill uno stratega democratico, ovviamente coperto dall’anonimato. “Penso che stia facendo uno straordinario lavoro come presidente, ma ho dubbi su un secondo mandato – aggiunge – credo che nessuno voglia un presidente 85enne”.
Senza contare che la questione dell’età sarà “il cavallo di battaglia” dei repubblicani nei prossimi mesi, appunto con il duplice obiettivo di attaccare il presidente democratico e cercare di tenere lontano dalla nomination Trump, il cui ritorno in campo non entusiasma l’establishment Gop.
I sondaggi provano che anche la base democratica condivide le perplessità sulla rielezione di Biden: solo il 37% vuole vederlo candidato ad un secondo mandato, una percentuale che era al 52% lo scorso novembre.
Secondo Politico, tra i maggiorenti del partito democratico però circola una preoccupazione forse maggiore di quella per l’età di Joe Biden: la possibilità che dopo un passo indietro del presidente, si arrivi ad una candidatura di Kamala Harris, la vice presidente che non è mai riuscita in questi due anni ad assumere un profilo proprio e soprattutto popolare, ed alla vittoria di Donald Trump.
Anche per questo la macchina del team di Biden sta procedendo verso la candidatura della rielezione, un processo di cui la diffusione del bollettino sull’ottimo stato di salute del presidente ottuagenario è un passo importante. Come data per l’annuncio ufficiale si pensa ad aprile, lo stesso mese in cui Biden annunciò la candidatura nel 2019.