Le primarie del partito democratico degli Stati Uniti d’America iniziano il 3 febbraio nello Stato dell’Iowa. Dal 3 febbraio al 16 giugno in ogni Stato i cittadini dovranno scegliere i delegati che parteciperanno alla Democratic National Convention, prevista dal 13 al 16 luglio 2020. Alla convention nazionale i delegati voteranno il rappresentante del partito democratico che sfiderà l’attuale presidente repubblicano Donald Trump nell’elezione presidenziale che si terrà, come consuetudine, il primo martedì di novembre (3 novembre 2020).
Le primarie sono elezioni di partito e possono essere chiuse, aperte o semi-aperte. Si definiscono chiuse quando possono votare solo i cittadini iscritti al partito. Aperte quando possono votare tutti i cittadini. Sono semi-aperte invece quando possono partecipare tutti i cittadini fuorché quelli iscritti a un altro partito. Esistono anche le meno utilizzate blanket primaries, in cui possono votare anche gli iscritti a un altro partito politico.
Le primarie non sono l’unico modo per scegliere i candidati. Alcuni Stati utilizzano i cosiddetti caucus, termine che significa “unirsi e fare rumore”. I caucus infatti sono delle assemblee di partito in cui gli elettori non barrano un nome o un simbolo sulla scheda elettorale, ma esprimono pubblicamente la propria preferenza; in Iowa, per esempio, i caucus del partito democratico prevedono che ogni candidato alle presidenziali abbia un rappresentante che si pone in una parte della sala. Gli attivisti del partito votano posizionandosi fisicamente vicino ai rappresentanti. Se un candidato non supera la soglia del 15% è escluso dalla competizione elettorale e i suoi sostenitori devono scegliere un altro candidato da sostenere. Spesso criticati e ritenuti obsoleti, i caucus sono adottati da numerosi Stati (Iowa, Nevada, American Samoa, Wyoming, Guam e Virgin Island) e rappresentano una peculiarità folkloristica del sistema politico statunitense.
Alla convention nazionale di luglio i delegati vincenti di primarie e caucus esprimono la propria preferenza al candidato che correrà per la presidenza della Casa Bianca. I delegati democratici sono 3979, cui vanno aggiunti 771 super delegati nominati non dai cittadini, ma dal Democratic National Commitee, liberi di votare in base alla propria preferenza.
I candidati democratici in corsa sono Joe Biden, ex vicepresidente di Obama, Bernie Sanders, senatore del Vermont, Elizabeth Warren, senatrice del Massachusetts, Pete Buttigieg, ex sindaco di South Bend e i miliardari Tom Steyer e Michael Bloomberg, rispettivamente hedge fund manager ed ex sindaco di New York.
I primi due Stati a votare sono storicamente l’Iowa (3 febbraio) e il New Hampshire (11 febbraio). A seguire Nevada (22) e South Carolina (29). Riflettori puntati sul super Tuesday del 3 marzo, dove è previsto il voto in ben quattordici Stati. Primarie e caucus dureranno fino al 16 giugno, data in cui i cittadini del District of Columbia chiuderanno le votazioni.
Mario Bonito