Urgenza e concretezza sono due parole chiave del report” ha detto Mario Draghi parlando del documento che circa “170 proposte”. “Non stiamo partendo da zero, voglio rassicurarvi”, ha aggiunto Draghi osservando come, come terzi pilastro per una svolta sulla produttività il lavoro individua quello dell’ “innovazione”.
“L’unico consiglio che diamo sulla politica della competitività è che bisogna tener conto di innovazione e resilienza. Abbiamo proposto di smetterla con l’esenzione agli aiuti di Stato che devono essere utilizzati per progetti comuni”. “Raccomandiamo anche che la competitività guardi più al futuro”, ha aggiunto l’ex presidente della Bce sottolineando al tempo stesso come le proposte lanciate dal Rapporto “sono attuabili subito”.
Aggiornamento ore 8.04
“Finora, molti sforzi per approfondire l’integrazione europea tra gli Stati membri sono stati ostacolati dal voto all’unanimità. Dovrebbero quindi essere sfruttate tutte le possibilità offerte dai Trattati Ue per estendere il voto a maggioranza qualificata”. Si legge nel rapporto sulla competitività di Mario Draghi. Il voto a maggioranza qualificata dovrebbe essere “esteso a più aree”, sottolinea l’ex premier, auspicando anche – nei casi di stallo – il ricorso alla “cooperazione rafforzata”.
Aggiornamento ore 11.01
Il rapporto Draghi raccomanda di “aumentare i finanziamenti europei” per la Ricerca e Sviluppo (R&S) nel campo della difesa e di concentrarli su “iniziative comuni”. Questo approccio potrebbe essere sviluppato attraverso “nuovi programmi a duplice uso e una proposta di progetti europei di difesa di interesse comune” per organizzare la necessaria cooperazione industriale. “Nessuno Stato membro può finanziare, sviluppare, produrre e sostenere efficacemente tutte le capacità e le infrastrutture necessarie per mantenere la leadership” nelle tecnologie più avanzate di oggi.
Aggionramento ore 15.32