Sono pioniere e pionieri nel loro campo di studi e possono vantare una produzione di articoli altamente citati, tanto da collocarsi nell’1% dei migliori al mondo per citazioni per settore e anno nel Web of Science. Eccellente risultato per l’Università degli Studi di Padova che raggiunge – per la prima volta – quota otto ricercatrici e ricercatori nella lista degli Highly Cited Researchers (Hcr) pubblicata da Clarivate Analytics, collocandosi così al primo posto fra gli atenei italiani per numero di ricercatori e ricercatrici Hcr.
I ‘magnifici 8’ italiani ricercatrici e ricercatori presenti nella lista sono Maurizio Corbetta, Marco Solmi (entrambi afferenti al Dipartimento di Neuroscienze – Dns), Michelangelo Cordenonsi, Sirio Dupont, Stefano Piccolo (afferenti al Dipartimento di Medicina Molecolare – Dmm), Antonella Muraro (Docente a contratto della Scuola di Medicina e Chirurgia – Dipartimento di Medicina Dimed), Marco Sandri (Dipartimento di Scienze Biomediche – Dsb), Luca Scorrano (Dipartimento di Biologia- DiBio). “L’ottimo risultato ottenuto rappresenta l’ennesima conferma della dimensione internazionale della ricerca che si svolge nel nostro Ateneo” commenta Daniela Mapelli, rettrice dell’Università di Padova. “Continueremo a lavorare per essere sempre più una research intensive university, ovvero un grande Ateneo pubblico e generalista, caratterizzato da una vasta pluralità di ricerca di base e applicata” assicura la Rettrice.
Clarivate Analytics è una delle società più accreditate nel fornire servizi basati sull’analisi di dati e informazioni, relativi alla ricerca scientifica e accademica. Questo importante risultato certifica la qualità della produzione scientifica di Padova in ambito mondiale, confermata anche dai posizionamenti nei Ranking internazionali, tra cui Arwu/Shanghai, che attribuisce un ‘peso’ pari al 20% al criterio ‘numero degli Hcr’ affiliati ad una Università o a un Ente di Ricerca. Gli otto presenti nel ranking sono Maurizio Corbetta, Marco Solmi, Michelangelo Cordenonsi, Sirio Dupont, Stefano Piccolo, Antonella Muraro, Marco Sandri e Luca Scorrano