Risposta negativa. Gli Ungheresi dicono di no allItalia e ad una qualsivoglia operazione legata a intese per collaborare.
Il ministro degli Esteri italiano, Enzo Moavero Milanesi, aveva chiesto al suo omologo di Budapest, Péter Szijjòn, di accettare una parte dei migranti “Diciotti”.
Riposta tuttaltro che attesa, quella che è arrivata. Il ministero degli Esteri si riferisce a dissonanza con il Ungheria in materia.
Un tema, questo, che non potrà che essere affrontato il 28 agosto della riunione di Salvini-Orbàn. Quindi la distanza tra il M5S e la politica anti-immigrazione del loro alleato, il ministro della Lega della Lega Nord, continua. La storia della nave Diciotti, ad esempio, con relativa posa da “cattivo maestro” di Salvini, sta creando alcuni malumori tra le 5 stelle, specialmente quelle più legate allorigine del movimento. A Milano, dove si svolgerà lincontro, la protesta della società civile è iniziata sia in piazza che sui social media. A poche centinaia di metri dalla prefettura di Milano, dove il primo ministro ungherese Orbàn incontra Salvini martedì (si terrà in piazza San Babila alle 17, contemporaneamente al vertice), si svolgerà una manifestazione spontanea. Liniziativa, lanciata da Giuseppe Civati di Possibile, ha aderito ad alcune associazioni (Insieme senza muri, insieme alla Sentinelli di Milano), per protestare contro “unidea di unEuropa sovrana e nazionalista che non appartiene a noi”. E “per ricordare a entrambi (Orban e Salvini, ndr) il valore della solidarietà e dellaccoglienza”. Su Facebook, oltre 3mila persone sono già interessate alla protesta spontanea. Nel PD e della giunta milanese hanno annunciato la loro presenza. Come, ad esempio, il commissario Pierfrancesco Majorino: “Ci saremo anche noi, per contrastare la violenza delle loro politiche con il valore dellaccettazione e della responsabilità nella gestione dellimmigrazione”. Parteciperà alliniziativa anche il segretario metropolitano del Partito democratico, Pietro Bussolati. “È molto serio – ha detto – che il ministro Salvini incontri il primo ministro ungherese a Milano, una città che negli anni ha saputo coniugare sviluppo e inclusione, svendendo la nostra città e i milanesi, che sicuramente non si inchineranno ad un unimmagine completamente contraria a ciò che hanno sempre espresso “,” Victor Orbàn – ha aggiunto Bussolati – non è solo lopposto di tutto ciò che lUE rappresenta per noi, ma la sua politica, sovrana e xenofoba, è contraria agli interessi degli italiani in Europa e nel Mediterraneo “.