UNA PRODUZIONE STELLARE PER UN MUSICAL CHE NASCE COME UN KOLOSSAL: AL VIA ’DIVO NERONE OPERA ROCK’, FINO AL 10 SETTEMBRE SUL PALATINO


Hai numeri giusti, come si conviene ad un musical ’degno’ di tale caratura. Del resto, per raccntare ’nella sua città’, le gesta, i vizi e le mille sfaccettature della sua articolata esistenza, inevitabilmente occorreva traverso una sorta di – bonaria – ’megalomania’. Ed eccolo dunque in scena questo atteso musical-rock, dedicato a 14 anni della complicata esistenza dell’imperatore Nerone, e della sua ’coloratissima’ e controversa corte. Un cast composto da 26 tra ballerini e acrobati, e 12 cantanti-attori, ai quali si aggiungono ben 100 professionisti che operano tra luci, macchine, effetti speciali e apparecchiature di scena. Prodoto dalla Dueffel Music il ’Nerone’ firmato anche da Franco Migliacci (storico autore musicale, soprattutto di Modugno), è stato introdotto ai giornalisti da Ernesto Migliacci, il quale ha parlato di un personaggio storico “sorprendente, molto diverso da quello che ci è stato raccontato nei libri, da Tacito o Svetonio. E’ un Nerone 2.0, quello che è stato scoperto nella seconda metà del Novecento da diversi storici. Siamo partiti da un’idea, dare voce al talento per descrivere 14 anni incredibili di Nerone e tutto ciò che gli ha girato intorno. Anni che davvero sconvolsero Roma. In scena vedremo un personaggio molto moderno e attuale”, continua Ernesto Migliacci. Due anni di lavoro per realizzare uno show per mettere in scena uno dei protagonisti assoluti dell’antica Roma. Uno show che potrebbe approdare in televisione. Capanna, a questo proposito, ha spiegato che “stiamo trattando con la Rai in modo serrato per la vendita di una serie di diritti, compresi quelli mondiali, per offrire la possibilità a RaiCom di vendere nel mondo i diritti del ’Divo Nerone Opera Rock’ in diverse situazioni: un vero e proprio evento, una concessione di diritti a terzi per poterlo fare in Cina o in Russia. Oppure la vendita dei diritti televisivi”. Come spiega invece il bravissimo regista Gino Landi, uno che di spettacolo e musical ha esperienza da vendere, “Nerone è un personaggio che incontra il favore del pubblico. Perché non fare uno spettacolo su Nerone visto anche che Roma ha un posto straordinario come il Palatino? Abbiamo pensato a un Nerone come un fumetto, vorrei definirlo così”. A firmare le scenografie sono Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo: “Abbiamo voluto collocare la scena qui – dice Ferretti – perché questa era zona molto conosciuta e soprattutto perché qui c’è una chiesa di suore e una di frati. Abbiamo messo Nerone qui, perché mi sembrava giusto metterlo tra le suore e i frati”. Lo Schiavo tiene invece a sottolineare che si tratta di “un progetto che ha una collocazione meravigliosa. Fare Nerone qui appartiene a Roma, appartiene alla logica della storia. Un lavoro, il nostro, fatto con amore per Nerone e per Roma”. Il protagonista Giorgio Adamo darà corpo ad un “Nerone molto fresco, molto moderno, un Nerone che filtra una personalità pop rock che possa arrivare un po’ a tutti”. Insomma un kolossalin piena egola, come dimostrano le eccellenze che lo firmano: il 2 volte Grammy Awards Franco Migliacci, i 3 volte premio Oscar Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, la regia di Gino Landi prodotto da Nero Divine Ventures di Jacopo Capanna e Cristian Casella, che potrà contare sulla costumista Gabriella Pascucci e il contributo del premio Oscar Luis Bacalov, apre il sipario sul gigantesco palco allestito a Vigna Barberini sul Colle Palatino. Ovviamnte, per tempi e contesto (siamo nella Capitale), il musical ha anche una forte vocazione ’straniera’, ed infatti, i primi cinque giorni di ogni settimana lo spettacolo sarà in inglese mentre, al sabato, sarà in italiano. Come ha tenuto a spiegare il produttore Cristian Casella, che firma il musical con la Nero Divine Ventures insieme a Jacopo Capanna, “Le vendite internazionali stanno andando molto bene. Lo spettacolo attrae il mercato turistico italiano e internazionale. Abbiamo degli overbooking molto ampi”. Poi, dopo i tre mesi estivi in scena al Palatino (fino al 10 settembre), ’Divo Nerone Opera Rock’ , traslocherà per ’svernare’ in un teatro della Capitale. Al momento si stanno trattando le disponibilità del Brancaccio, l’Auditorium Conciliazione e il Teatro Olimpico. Il produttore, visti soprattutto i tempi che stiamo vivendo, ha tenuto a rassicurare sulla sicurezza: “qui dentro non si entra se non attraverso un varco dove ci sono sia tornelli sia metal detector. Rispetto ad un concerto al Circo Massimo, o in qualsiasi altro luogo all’aperto, siamo molto più tranquilli. Abbiamo avuto lunghi colloqui sia con i Carabinieri sia con la Polizia. La sicurezza sarà assicurata in modo capillare. Ci saranno molti più varchi e una folta rappresentanza di forze dell’ordine. E’ chiaro, però, che la sicurezza totale non esiste”. Infine, in risposta alle polemiche sull’attuale location delle scenografie, Capanna ha tenuto a puntualizzare che: “Avevamo messo in conto di avere problemi sulla costruzione del palco qui al Palatino. Voglio fare presente solo una cosa: Vigna Barberini di solito è un posto deserto perché fuori dal giro turistico del Palatino. Il palco è stato costruito sulle fondamenta del tempio di Elagabalo ed è stato fatto un lavoro efficace per non danneggiare nulla. Giudicate lo spettacolo – ha ribadito Capanna – ma non giudicate l’’ecomostro’, come è stato definito. Se il prodotto vi piace ricordate che questo è l’unico modo per aumentare il turismo a Roma quest’estate”.
M.