La madre era venuta a mancare nel 2000, ma lei ha continuato a riscuotere la pensione della donna come se fosse ancora viva. Daltra parte, un assegno da duemila euro al mese, per una 60enne di Ardea, rappresentava un sostanzioso mantenimento garantito. Ma si sa, le cose belle non durano allinfinito e così, ed il via vai con la delega per l’incasso depositata presso un ufficio postale di Ardea, ha finito per insospettire lInps che ha allertato Compagnia della Guardia di Finanza di Pomezia. Sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Velletri, i militi hanno così smascherato la furbata, calcolando che in questi anni la 60enne aveva percepito irregolarmente qualcosa come 135mila euro. Accertate quindi le disponibilità di denaro sui conti correnti personali della donna, la Procura di Velletri ha così chiesto e ottenuto il provvedimento di sequestro delle somme contenute sui conti correnti, nonché di un immobile ad Ardea, per un valore corrispondente agli importi illecitamente percepiti.
M.