Un piano nazionale del governo per combattere la povertà

     

    Un piano nazionale di lotta alla povertà”.E’ questo l’obiettivo del governo per fronteggiare la situazione di significatovo peggioramento che emerge dai dati forniti da diversi organismi sociali. Ad annunciare l’iniziativa il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, in audizione in commissione Affari sociali alla Camera. Il ministro ha infatti spiegato come ci sia l’intenzione di “lavorare” per “definire” il piano. Parlando del sostegno all’inclusione attiva e della relativa sperimentazione, Poletti sottolinea come sia stato deciso di “cambiare” su alcuni punti. Ad esempio, evidenzia il ministro, “la logica del bando mostra una sua plateale inefficacia, si perde tempo e si rischia di produrre più burocrazia di quella necessaria”. Invece per Poletti bisogna “lavorare per costruire strumenti di azione permanente, c’è bisogno di rete”. Ora, secondo il ministro, c’è “la condizione per estendere la sperimentazioni” del sostegno, avviata su un nucleo di città, “alle regioni del Mezzogiorno, ragionando sui fondi comunitari”, con l’obiettivo, ribadisce, di ampliare il raggio d’azione “a tutto il territorio nazionale”. “C’è una discussione sullo strumento, su come fare a definire la conclusione di questa discussione, tenendo conto che dal punto di vista puramente normativo la norma così com’è scritta ci consente di fare già ciò che si vuole fare”. Così il ministro Poletti su un emendamento o odg al Jobs act. “Il problema è di tipo politico”, aggiunge. In Italia si osserva “l’impoverimento di un’area sempre più larga di cittadini”, con “l’apertura di una forbice tra le diverse fasce della società”,