“Programmare una nuova stagione significa emozionarsi, mettersi in viaggio, verso mete da scoprire e verso luoghi amati o sconosciuti. Anche in questo cartellone abbiamo mantenuto la tradizionale varietà` delle proposte, legate insieme dal desiderio di leggerezza, troppo trascurato nella nostra quotidianità` e dall aspirazione che ognuno di noi conserva verso la poesia e la magia del palcoscenico. Obiettivo, trascinarci verso mondi diversi.
Non sta più nella pelle Lucia Bocca Montefoschi, presentando la stagione 2019- 2020 del Teatro Brancaccio, tanto per la fretta di viversi quanto prima questo generoso cartellone degli spettacoli. Anche perché, aggiunge ancora leclettica direttrice, “Il pubblico del Teatro Olimpico ha labitudine di scegliere nel suo abbonamento gli spettacoli che preferisce. Consideriamo questa libertà` di scelta tra generi diversi e tra una grande offerta una vera opportunità` che ci spinge a fare sempre meglio senza fermarci! Stupirsi, immedesimarsi, divertirsi, vivere dei bei momenti, questi sono gli obiettivi di un viaggio verso la nuova Stagione 2019/2020”.
Spiegando che il claim che caratterizza la prossima stagione è Live in Rome, anche per spiegare la molteplicità delle proposte, la Bocca Montefoschi passa quindi ad elencare il calendario che, dal il 26 settembre da il via con la trasposizione in italiano (Che disastro di Commedia), di The Play That Goes Wrong, che stavolta segna il terzo anno di repliche, tanto funziona.
Si gioca in casa poi dal 3 ottobre, con lOrchestraccia e la sua Gente di Roma, uno spettacolo musicale live tra canzoni e racconti.
Puntuale anche lappuntamento con lormai storico Roma Europa Festival che passa per lOlimpico il 30 ottobre, proponendo A Quiet Evening of Dance, e con William Forsythe.
In linea con la stagione autunnale, tra le ombre nebbiose si staglia la figura del losco barbiere ottocentesco che riempie la trama di Sweeney Todd, un musical per loccasione firmato da Claudio Insegno.
Ma come dicevamo la varietà delle proposte meraviglia – positivamente – ed ecco quindi linquietante trasposizione teatrale nientemeno che de LEsorcista di William Friedkin, qui opportunamente rivisto da Alberto Ferrari.
Segnaliamo lomaggio a Pino Daniele a marzo, ma non possiamo non plaudire ad eventi di grande richiamo come il Tango di Miguel Angel Zotto, lirriverente comicità di Maurizio Battista, il debutto di Mammuccari, e le presenze di Enzo Iacchetti e di Pino Quartullo.
Quindi la coppia Solenghi- Lopez, la magica Alice dei Momix, il Grease della Compagnia della Rancia, Sgarbi che ci racconta Raffaello e, dulcis in fondo, le coreografie del grande Micha van Hoecke interamente dedicate alle musiche dei Pink Floyd.
Come abbiamo visto un cartellone davvero imperdibile che, insieme a quelli di altre realtà teatrali della Capitale, concorre ad assicurare a questa città una prestigiosa ed invidiabile vetrina di eventi veramente qualitativi.
Max