Non credeva che quel ragazzo conosciuto sul social fosse una sorta di ’demone’, ma un giovane come tanti con il quale scambiare qualche parola, su hobby e passioni. Ma il 21enne kossovaro in realtà era un pedofilo che adescava minori. Padrone assoluto dei mezzi, il 21enne attraverso il profilo Instagram del 16enne è riuscito a carpirne il cellulare per poi inviargli, in nemmeno 36 ore ben 130 messaggi. Il ragazzino spaventato lo ha raccontato alla madre la quale, senza perdere tempo si è subito rivolta alla polizia. E mente i due erano davanti agli agenti, il 21enne continuava a messaggiare proponendo orari e luoghi dove poter incontrare il 16enne. In pochi minuti il kossovaro è stato intercettato ed individuato: gli agenti lo hanno fermato a Lambrate e bloccato. Si è poi scoperto che in realtà il 21enne aveva un identico precedente, risalente al 2016. “Ho sbagliato, è un vizio e ci sono ricascato”, ha detto ai poliziotti., Nel suo telefono è poi emerso che contemporaneamente, oltre al 16enne, nelle sue mira vi erano anche altri due minori di 16 e 14 anni.
M.