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“Un incidente nucleare può accadere e le conseguenze sono imprevedibili”, avverte Energoatom sulle centrali occupate dai russi

Come è ormai purtroppo noto, le truppe russe sono riuscite ad impossessarsi di diverse centrali nucleari ucraine, e questo in un contesto bellico come quello in atto, significa esporsi ad altissime probabilità di andare incontro anche soltanto ad un ‘incidente’, che avrebbe conseguenze disastrose ben altre i confini ucraini

Energoatom sulle centrali occupate dai russi: “Un incidente nucleare può accadere e le conseguenze sono imprevedibili”

Un’eventualità, conferma Energoatom, l’azienda pubblica ucraina volta alla gestione delle quattro centrali nucleari attive nel Paese (compreso anche il disarmo dei tre reattori superstiti della centrale di Černobyl), che “può accadere e le conseguenze sono imprevedibili“.

Energoatom: “Sotto le pressioni psicologiche dei militari russi, i dipendenti della centrale lavorano rischiando di sbagliare”

Come spiegano dall’ente preposto alla gestione nucleare del paese, ”Tutto questo incide negativamente sul lavoro e mette in pericolo la sicurezza nucleare. Un incidente può accadere in qualsiasi momento e le sue conseguenze sono imprevedibili”. Nello specifico, spiegano gli esperti, “Zaporizhzhya NPP e la città di Energodar sono sotto il controllo delle formazioni militari russe da 5 giorni, e i dipendenti della centrale sono sottoposti a forti pressioni psicologiche da parte degli occupanti, scrive ancora l’azienda di Stato ucraina aggiungendo che aggiungendo che i nostri resistono, si rifiutano di collaborare con le guardie militari”.

Energoatom: “Fortunatamente ad oggi le radiazioni, ignifughe ed ecologiche all’interno delle centrali non sono cambiati”

Nello specifico, rivela ancora Energoatom, il rischio è costituito dal fatto che le centrali nucleari ucraine sono tutte in funzione: “Dalle ore 10.00 del 9 marzo 2022 le nostre centrali nucleari continuano a funzionare costantemente, continuando a fornire le quantità necessarie di produzione di elettricità per le esigenze del Paese”. Ad ogni modo, rassicurano ancora gli esperti, riguardo alle radiazioni, ignifughe ed ecologiche, “monitorando costantemente i valori, nelle stazioni nucleari e nei territori limitrofi fortunatamente – al momento – non sono cambiate e rientrano nei limiti delle norme vigenti”.

Max

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Max Tamanti