UN’UMILIANTE INDAGINE CONDOTTA DALLA SOCIETÀ DI CONSULENZA WILLIS TOWERS, RIVELA CHE GLI STIPENDI DEGLI ITALIANI SONO TRA I PIÙ BASSI IN EUROPA

Confrontando l’economia di 15 paesi europei, la società di consulenza Willis Towers Watson ha reso noti gli esiti dell’ indagine ‘Global 50 Remuneration Planning’ che indicano l’Italia nelle ultime posizioni della classifica media delle retribuzioni a livello europeo. Una posizione umiliante quella che sottolinea il nostro ultimo posto per le retribuzioni offerte tipicamente ai neolaureati, l’Italia oltre che a distinguersi per essere il Paese meno competitivo, risulta notevolmente staccato rispetto al penultimo posto (-12% rispetto alla Spagna) e ancora di più dal ’centro classifica’ (-47% rispetto all’Olanda). Interessante poi, relativamente all’indagine, il valore aggiunto rappresentato dal peso fiscale e il costo della vita, capaci di incidere fortemente sul potere d’acquisto dei lavoratori di ciascun paese ‘monitorato’. Se ne evince che grazie a un carico fiscale inferiore per esempio, i salari per i neo assunti britannici sono molto più competitivi. Da segnalare sono gli impiegati svizzeri a distinguersi, guadagnando saldamente la vetta della classifica per quanto riguarda tutti i livelli professionali, con salari più alti del 20% rispetto al secondo classificato. Come risultato, anche considerando tasse e costo della vita, i lavoratori svizzeri beneficiano ancora di un potere d’acquisto più alto rispetto agli altri europei. Tuttavia, con i salari d’ingresso pari a una media di circa 27mila euro, tuttavia il nostro Paese ‘rosicchia’ una posizione per quanto riguarda invece le retribuzioni dei cosiddetti ‘middle manager’, che raggiungono l’11 posto con una media di 71mila euro, cui seguono Spagna, Francia, Svezia, e Finlandia. Collocandosi al IV posto per quanto riguarda il middle management – e al 12° per gli entry level (nel 2014 era rispettivamente al 7° e al 13° posto) – rispetto al 2015 il Regno Unito è il Paese che ha registrato il progresso più forte.