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Ultima generazione, denuncia choc: “Un nostro attivista quasi strangolato nel commissariato di Prati. Dal governo ok ai professionisti dei manganelli”

Ovviamente, come spesso capita, evitando commenti o prese di posizione ‘personali’,, riportiamo quanto comunicato agli organi di stampa dagli ambientalisti di Ultima Generazione (che si definisce ‘una coalizione di cittadini ed è membro del network A22Climate Emergency Fund è il finanziatore principale di Ultima Generazione per il reclutamento, la formazione e la crescita‘),  attraverso una nota stampa, dove viene anche sottolineato di essere in possesso di una cartella stampa con foto e video dei fatti accaduti.

Il 13 maggio, durante la permanenza di oltre 6 ore presso il Commissariato di Prati a Roma, a seguito della partecipazione all’azione di Ultima Generazione al Foro ItalicoGiacomo è stato oggetto di violenza ed abuso di potere da parte della polizia. Un agente ha strozzato due volte Giacomo, mettendogli le mani al collo, e gli ha tirato e strappato i capelli. Tanto da dover ricorrere alle cure del Pronto Soccorso”.

Ultima generazione, la denuncia choc: “Prima è stato emesso un referto con 15 giorni di prognosi, ma dopo aver parlato con la polizia, il medico ha emesso un nuovo referto: prognosi di 1 giorno

“La gravità dell’accaduto – si legge ancora nella nota stampa – è anche dovuta al fatto che se inizialmente è stato emesso un referto con 15 giorni di prognosi, a testimonianza della gravità della lesione avvenuta, dopo aver parlato con la polizia, il medico è tornato con un nuovo referto con la prognosi di 1 giorno. Non solo la violenza sulla persona, ma anche l’abuso di potere verso una struttura sanitaria di Pronto Soccorso”.

Inoltre, spiegano gli ambientalisti, “Nei referti del Pronto Soccorso risulta che si è trattato di aggressione da parte di ‘persone note’. Un fascicolo è già aperto ed è stato inviato alla Procura, perché è un atto dovuto”.

Ultima generazione, la denuncia choc dell’attivista: “Mentre il poliziotto mi strangolava, i suoi colleghi sono rimasti a guardare. Quando hanno cambiato la prognosi per le pressioni del poliziotto non potevo crederci”

Dal canto suo l’attivista Giacomo (“al momento sotto shock”. Tengono a rimarcare da Ultima generazione), ha affermato cheMentre il poliziotto mi strangolava, i suoi colleghi sono rimasti a guardare. Quando hanno cambiato la prognosi per le pressioni del poliziotto non potevo crederci. Provo rabbia e vedere che non importa cosa dicessi, non venivo ascoltato, così mi ha fatto sentire impotente. È questa la democrazia?”

Ultima Generazione: la testimonianza dell’attivista Giacomo in diretta Facebook

Ultima Generazione, la denuncia: “Il governo è sempre più autoritario, ordina la forza sui manifestanti non violenti”

Dunque, prosegue la nota stampa degli ambientalisti, “Dopo i manganelli sugli studenti di Pisa e altre cariche della polizia su manifestanti degli ultimi mesi, come sugli studenti di Torino, Roma e Genova, la violenza fisica della polizia è toccata anche alle persone di Ultima Generazione. E’ palese come in Italia sia in corso una torsione autoritaria, per prima culturale e legislativa, in cui il dissenso, la protesta, il diritto a manifestare pacificamente riconosciuti dalla Costituzione, vengono per primi additati all’opinione pubblica come il problema del Paese, e le persone ghettizzate e marginalizzate, con appellativi creati ad hoc: terroristi, vandali, teppisti, etc. Una narrativa che criminalizza gli attivisti ed equipara automaticamente la protesta alla violenza. Questo serve a livello mediatico a togliere dalla scena le ragioni della protesta, per coprirle con le azioni, in maniera che i cittadini siano distratti dal reale. A questo seguono provvedimenti legislativi nuovi, tesi a restringere lo spazio civico, come il decreto antirave, la legge ecoproteste, l’abuso dei fogli di via e la richiesta di provvedimenti speciali come la sorveglianza speciale usata per reati di mafia, e gli arresti per proteste sanzionate semplicemente con ammende amministrative, come accaduto ai 12 cittadini di Ultima Generazione per il blocco stradale a Fiumicino. Una strategia progressiva che legittima e giustifica la violenza da parte delle forze dell’ordine, come accaduto oggi per le persone di Ultima Generazione, e l’uso non proporzionato e non necessario della forza rispetto al livello della protesta. I fatti di oggi che hanno riguardato le persone di Ultima Generazione, confermano l’oggettività che nessun cittadino italiano è più libero e sicuro di vivere, esprimersi, e spostarsi, nello spettro delle garanzie della democrazia e dei diritti che sanciscono la Costituzione, ma che il Governo ha deliberatamente deciso di calpestare, per avviare la strada, come conferma anche la riforma costituzionale del premierato, alla trasformazione della Repubblica in una democrazia illiberale, autocratica e repressiva, rappresentata da anni in Europa dall’Ungheria di Viktor Orban, modello di riferimento del governo Meloni”.

Ultima Generazione, la richiesta: “Chiediamo un fondo di riparazione”

La nostra richiesta – rimarcano ancora gli ambientalisti – è di un Fondo Riparazione preventivo, permanente e partecipato da prevedere annualmente nel bilancio dello Stato. I soldi dovranno essere ottenuti attraverso l’eliminazione dei Sussidi Ambientalmente Dannosi (SAD), la tassazioni degli extra-profitti delle compagnie fossili, il taglio di stipendi premi e benefit ai loro manager, delle enormi spese della politica e delle sempre più ingenti spese militari. Per questo continueremo a scendere in strada, a fare azioni di disobbedienza civile non violenta, assumendoci la responsabilità delle nostre azioni, affrontando la repressione, tribunali e processi”.

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Max