“Roma ancora una volta vince. È una gran bella notizia per la città e l’Italia. Roma si conferma protagonista internazionale dello sport. I campionati europei torneranno in Italia dopo l’edizione del 1983. Sarà un evento unico per la città, per gli appassionati di nuoto ma anche un’occasione per rigenerare e valorizzare le strutture sportive già esistenti che resteranno poi a disposizione dei cittadini”.
E’ stata la sindaca di Roma Virginia Raggi, poco fa, a commentare quella che fino a poche settimane fa era soltanto una speranza, mentre ora è invece una bellissima realtà: la 36esima edizione dei Campionati Europei di Nuoto si svolgerà nella Capitale.
In cartellone dall’11 al 22 agosto 2022, la manifestazione sarà incentrata sul nuoto di fondo, i tuffi, i tuffi dalle grandi altezze, ed il nuoto sincronizzato. Ad annunciarlo è stata nel pomeriggio la Ligue Europeenne de Natation, attraverso una nota ufficiale. Una manifestazione prestigiosa, che riporta la Capitale alla ribalta internazionale, la cui assegnazione è passata attraverso due precise date: lo scorso 12 ottobre (giorno della presentazione ufficiale del dossier), e la visita ‘sopralluogo’, avvenuta il 22 novembre nella Capitale, con una delegazione composta da David Sparkers (segretario generale), David Sparkes, Andrii Vlaskov (vice presidente), e Gianni Minervini (direttore esecutivo).
Era da 13 anni che Roma non ospitava manifestazioni di tale prestigio, intitolate alle discipline acquatiche, di qui l’ambizione, nel 2018, di presentare la candidatura alla Ligue Europeenne de Natation. Del resto, oltre ad una credibilità rappresentata dalla natura di un Paese come il nostro, circondato da ben 8mila chilometri di costa, e una buona parte degli impianti già esistenti, grazie ai Mondiali ospitata nel 2009, hanno contribuito a restituire fiducia e credibilità ad una città negli ultimi tempi ferita da troppi pregiudizi.
Barelli: “L’obiettivo è organizzare un evento storico”
Entusiasta ovviamente il presidente di Federnuoto e LEN, Paolo Barelli, il quale ha affermato che “Siamo entusiasti, soddisfatti e pronti a raccogliere questa nuova sfida. Ringrazio Governo, Comune, Regione e Sport e Salute, senza cui sarebbe stato impossibile presentare una candidatura sostenibile; la stampa che ci ha affiancato lungo il cammino e le società che sono gli artefici della crescita dei nostri praticanti e dei nostri successi internazionali e, dunque, della nostra credibilità. L’obiettivo è organizzare un evento che resti nella memoria della gente e degli appassionati, arricchisca la città di Roma, il territorio regionale e l’Italia dal punto di vista sportivo e, di riflesso, culturale, economico ed infrastrutturale. Quale presidente della Len – ha quindi aggiunto Barelli – invece desidero ringraziare le amministrazioni coinvolte per la candidatura espressa che copre tutti i punti richiesti dal bureau e consentirà alla lega europea ed al movimento continentale di disputare il campionato presso una sede storica e prestigiosa dello sport ed estremamente turistica come Roma“.
La Capitale avrà 200 milioni di telespettatori…
Tra i numeri che, in un crescendo, a ridosso dell’evento non mancheranno di sottolinearne il prestigio, ricordiamo che i Campionati Europei di Nuoto coinvolgeranno 52 paesi, rappresentati da ben 1.500 atleti. Le 222 medaglie che caratterizzeranno le gare passeranno poi attraverso 74 finali, ‘promosse e realizzate’ da almeno 800 operatori del settore. Quanto al pubblico, è stato calcolato che le tribune verranno ‘affollate’ complessivamente da 100mila spettatori mentre, attraverso le dirette televisive, si riuniranno oltre 200 milioni di telespettatori.
La ‘location’ per eccellenza sarà quella storica del Parco del Foro Italico, compreso fra lo Stadio del Nuoto ed il Centrale del tennis. Quindi il Centro Federale-Polo Natatorio di Ostia mentre, la novità, per i tuffi dalle grandi altezze (che debutteranno per l’occasione negli europei), sta prendendo forma l’iniziale ‘suggestione’ di realizzare un’apposita struttura nell’area di Castel Sant’Angelo.
Diversi ppoi gli impianti coinvolti, come il centro federale di Pietralata, il Polo Natatorio di Valco San Paolo, e gli impianti per i tuffi dell’Acquacetosa. Un piano che comporterà anche una miglioria d un’ottimizzazione del trasporto pubblico.
Max