(Adnkronos) – “Il ricatto energetico di Putin ha fallito, la dipendenza dal gas russo si è ridotta e l’impennata dei prezzi dell’energia è ormai alle nostre spalle. Possiamo guardare avanti con un cauto ottimismo”. Lo ha detto l’ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, commissario europeo per gli Affari economici e monetari, in un videomessaggio inviato alla prima Conferenza nazionale delle Camere di Commercio in corso a Firenze.
PATTO DI STABILITA’ – “L’Europa può sostenere la sfida della crescita grazie a un quadro di regole e di finanza pubblica più ragionevole. Dieci giorni fa il consiglio Ecofin ha trovato una prima intesa sulla riforma del patto di stabilità. Tra questi percorsi di riduzione più graduale del debito, specifici per i Paesi legati all’impegno a realizzare riforme e investimenti nelle nostre priorità comuni – ha sottolineato Gentiloni – contiamo di presentare le nostre proposte di modifica legislativa del patto in tempi molto rapidi”.
UE – “La risposta ai due cigni neri che si sono abbattuti sull’Europa in questi ultimi anni, prima la pandemia e poi la guerra in Ucraina con la crisi energetica – ha sottolineato – è stata una risposta più efficace rispetto alle crisi passate semplicemente perché è stata una risposta all’insegna dell’unità, della solidarietà e del coraggio. Ed è con questo stesso spirito che dobbiamo continuare a lavorare per progettare il domani in Italia e in Europa e con il contributo di tutti sono certo che ci riusciremo”.
PNRR – L’Italia ha dalla sua la straordinaria occasione del Pnrr. Molti degli obiettivi raggiunti fino a ora – ha ricordato il Commissario Ue – erano in un certo senso preparatori, necessari affinché gli investimenti e le riforme potessero partire. Ora bisogna accelerare. L’attuazione dei programmi del Pnrr dipendono tanto dagli attori pubblici quanto da quelli privati. E’ necessario rafforzare quindi il raccordo tra il governo le amministrazioni locali e il mondo delle imprese”.
PIL – “L’economia italiana ed europea sembravano avviate verso la recessione, strette dalla crisi energetica e da un’inflazione a doppia cifra. Oggi – ha evidenziato Gentiloni – quel rischio si è attenuato. Il Pil nell’ultimo trimestre dell’anno ha subito solo una lieve contrazione dello 0.1%, l’inflazione intanto è calata di oltre 2 punti rispetto al picco dei mesi scorsi con i prezzi dell’energia scesi a livello pre crisi. Nonostante una forte riduzione di oltre il 20% dei consumi di gas, la produzione industriale ha retto e l’occupazione ha continuato a crescere, un +0,2% a gennaio secondo gli ultimi dati Istat, 460mila occupati in più rispetto al gennaio del 2022 – ha osservato Gentiloni – Certo, la situazione non è tutta rose e fiori, al contrario le nostre previsioni economiche d’inverno stimano per l’Italia una crescita dello 0.8% per quest’anno e le ultime stime Ocse della settimana scorsa sono su valori simili, quindi una crescita molto ridotta”.
“Proprio il miglioramento del clima di fiducia delle imprese e dei consumatori è uno dei fattori che ha spinto una forte crescita dell’economia negli ultimi due anni – ha ricordato Gentiloni – Lo ha spiegato bene Francesco Giavazzi in un editoriale di qualche giorno fa: è la fiducia che spinge la crescita. Nel biennio 2021-22 l’economia italiana è cresciuta più del 10% al netto dell’inflazione. Oggi, in una fase di rallentamento, la sfida è ridare ulteriore slancio alla ripresa e di riprendere comunque il cammino della crescita sostenuta avviata in questi anni. L’Italia e l’Europa devono lavorare insieme per questo”.