Ue approva la nuova agenda migranti: saranno distribuiti nelle varie nazioni europee-di Caterina Onofri

    Ue approva la nuova agenda migranti: saranno distribuiti nelle varie nazioni europee-di Caterina Onofri

    La Commissione Ue ha approvato una nuova agenda per far fronte al problema dell’immigrazione. Questa nuova politica prevede una distribuzione dei migranti tra i vari Stati membri dell’Unione europea, in base a delle quote. I criteri che stabiliscono i ricollocamenti sono tre, ovvero il numero di abitanti del Paese Ue, il numero di profughi già presenti nel Paese e il tasso di disoccupazione. In base a questo, la Germania accoglierà il 18,42% dei profughi, la Francia il 14,17% , la Spagna il 9,10%, la Polonia il 5,64% e infine Lussemburgo con lo 0,85%. In Italia invece, arriveranno il 9,94% di 20 mila profughi che attualmente risiedono in campi profughi all’estero e che hanno tutti i requisiti per ottenere lo status di rifugiati, quindi in questo caso si tratta di reinsediamento. Mentre accoglierà l’11,84% dei richiedenti asilo che sono già presenti in Europa, e qui si parla di ricollocamenti. La Danimarca, il Regno Unito e l’Irlanda hanno deciso di non partecipare a questo piano di accoglienza. Queste misure saranno sostenute da una dotazione di 60 milioni di euro che i Paesi europei del Mediterraneo avranno a disposizione esclusivamente per gestire i flussi migratori. L’annuncio è stato dato dalla vice presidentessa dell’esecutivo Ue e rappresentante per gli Affari esteri, Federica Morgherini, tramite un tweet, ringraziando il vicepresidente Frans Timmermans per l’eccellente lavoro di squadra, poiché ritiene che nelle ultime settimane l’Europa abbia compiuto passi da gigante dando una risposta globale a queste sfide complesse. Nelle parole di Timmermans si legge il desiderio di far cessare questa ecatombe umanitaria e la volontà di offrire “soluzioni sostenibili a lungo termine”. Lo schema approvato dalla Commissione sarà sottoposta già lunedì prossimo ai ministri degli Esteri e della Difesa dell’Ue, e più tardi, a giugno, al Parlamento europeo, ai ministri dell’Interno e infine al Consiglio europeo dei capi di Stato e di governo, che dovrebbe varare l’operazione. La proposta dovrebbe portarea rivedere, nel 2016, il regolamento di Dublino secondo il quale il paese di arrivo è quello che ha la responsabilità di accogliere i richiedenti asilo. Intanto, per affrontare l’emergenza, l’Ue pensa di distruggere i barconi degli scafisti sulle coste libiche prima che partano. Ma ovviamente si cerca una partnership con la Libia per smantellare il modello di business dei trafficanti.