(Adnkronos) – Guerra Ucraina-Russia, il leader ucraino Volodymir Zelensky sarebbe ancora pronto a parlare con il presidente russo Vladimir Putin nonostante le atrocità di Bucha, Mariupol e altre città. Secondo quanto riferito dalla Bbc, che cita media polacchi, Zelensky ha detto di essere pronto a incontrare Putin perché in Russia “un singolo decide tutto”. “Se c’è una sola chance, dovremmo parlare”, ha aggiunto.
Dal canto suo la Russia ha fatto sapere di non considerarsi in guerra con la Nato. Ad affermarlo il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, in un’intervista all’emittente Al-Arabiya. Un tale sviluppo aumenterebbe i rischi di una guerra nucleare, ha sottolineato.
Zelensky
C’è un “rischio alto” che i colloqui di pace tra l’Ucraina e la Russia possano fermarsi a causa delle atrocità perpetrate dalle forze di Mosca, ha premesso Zelensky. E’ arrivata da lui la notizia della scoperta di un’altra fossa comune con 900 persone nell’oblast di Kiev. Centinaia i civili uccisi nella regione e, secondo quanto riportato da Kyev Independent, lo stesso Zelensky avrebbe detto ai media polacchi che circa 500mila ucraini sono stati deportati illegalmente in Russia.
In un video pubblicato sui social Zelensky ha ringraziato “gli Stati Uniti, il presidente Biden e il Congresso” per il programma di sostegno destinato al suo Paese, che ricalca quello “che ha aiutato notevolmente nella lotta contro i nazisti durante la Seconda guerra mondiale”.
“Sono sicuro che aiuterà l’Ucraina e l’intero mondo libero a superare i successori ideologici dei nazisti, che hanno iniziato la guerra contro di noi”, ha detto Zelensky, spiegando che gli aiuti sono la “prova concreta che la libertà sa ancora difendersi dalla tirannia”.
Lavrov
“Non ci consideriamo in guerra con la Nato, perché questo sarebbe un passo che aumenterebbe i rischi di ciò di cui abbiamo appena discusso (la guerra nucleare, ndr)”, ha detto Lavrov.
“Purtroppo, c’è la sensazione che la Nato ritenga di essere in guerra con la Russia. La Nato, gli Stati Uniti, i leader europei dicono direttamente che Putin deve perdere, che la Russia deve essere sconfitta”, ha aggiunto.
“Credere che l’ultima ondata di sanzioni che hanno mostrato il vero volto dell’Occidente – che, per quanto capisco ora, è sempre stato russo-fobico – spinga la Russia a ‘gridare aiuto e chiedere perdono’ è da pessimi pianificatori e da chi non sa nulla della politica estera di Mosca o di come affrontare la Russia”.
“Non è la Russia a giocare con le parole ‘guerra nucleare'”, ma è stato il presidente Volodymyr Zelensky a dire a gennaio che “l’Ucraina ha commesso un errore quando ha rinunciato al suo status nucleare. E poi ha detto che l’Ucraina dovrebbe pensare all’acquisizione di armi nucleari”, ha aggiunto.
“Non giochiamo mai con concetti così pericolosi”, ha proseguito Lavrov. “Mi è stato chiesto se fosse possibile una guerra nucleare, se i rischi di iniziare una guerra nucleare fossero aumentati e se la Russia ritenesse che ciò potesse accadere. Ho risposto che fin dall’inizio della nostra cooperazione con l’amministrazione Trump, abbiamo offerto loro di riaffermare la tesi di Reagan-Gorbacov del 1997 secondo cui non potrebbero esserci vincitori in una guerra nucleare e quindi non dovrebbe mai essere scatenata”.