(Adnkronos) – ”Le polemiche sull’Anpi sono strumentali e vergognose. La Nato quando c’è stata la Resistenza non esisteva quindi non si capisce perché l’Anpi dovrebbe sfilare con la bandiera della Nato. Inoltre vorrei ricordare che nell’articolo 11 della Costituzione c’è scritto che l’Italia ripudia la guerra e noi non siamo stati attaccati per cui non possiamo fornire armi”. Così il vignettista Vauro Senesi all’Adnkronos sulle polemiche nate dalle posizioni assunte dall’Anpi che rifiuta la presenza delle bandiere della Nato nelle sfilate del 25 aprile e che si è detta contraria all’invio delle armi all’Ucraina.
“Quell’articolo (l’articolo 11 della Costitituzione, ndr) è stato scritto da chi la guerra l’ha dovuta combattere nella speranza che quella fosse l’ultima delle guerre – sottolinea il vignettista – perché al di là della retorica anche reale sull’eroismo della guerra partigiana, chi ha partecipato a quella guerra l’ha vissuta come un dramma. Non è bello essere costretti ad uccidere. I partigiani non andavano in giro sfidando ‘la bella morte”’.
”L’Anpi è rimasta l’unica delle poche organizzazioni che aggrega persone che i valori della Resistenza li vivono e cercano anche di praticarli – continua Vauro -. Ogni forma di dissenso ormai diventa diserzione. Non ho capito perché ora noi dobbiamo tifare tutti per la Nato. Per caso – dice ironico – è la stessa Nato che ha fatto 20 anni di guerra in Afghanistan e poi è scappata a gambe levate? E’ quella che bombarda la Jugoslavia, l’Iraq e la Libia? Quale di queste bandiere dovremmo portare il 25 aprile?”.
E sulla resistenza in Ucraina Vauro continua: “Vogliamo dire che gli Ucraini sono come i partigiani e fare la terza guerra mondiale? Spero di no! L’Ucraina ha un esercito regolare finanziato dagli americani e dagli inglesi dal 2014 e quindi non capisco cosa c’entra con la resistenza partigiana. Inoltre – dice provocatoriamente – non ho mai visto i partigiani combattere al fianco di chi aveva lo stemma della SS sull’uniforme. Io non credo che esistano nazisti buoni, sono rimasto un po’ all’antica – conclude ironico – parlo del battaglione Azov, del battaglione Aidar e di quello Dnipro-1 e Dnipro-2. Non dico che l’Ucraina sia nazista ma che ci sia una discreta tolleranza verso il nazismo sì”.
(di Alisa Toaff)