(Adnkronos) – La Russia “è probabilmente alcuni giorni in ritardo” rispetto ai suoi piani di avanzata nella regione del Donbass nella guerra con l’Ucraina. Lo affermano fonti del Pentagono, registrando come i “russi stiano facendo progressi lenti ed irregolari”. Inoltre le fonti rendono noto che nelle prossime 24 ore è atteso in Ucraina l’arrivo, con oltre un decina di voli, delle nuove armi ed equipaggiamento militare inviato alle forze di Kiev dagli Stati Uniti. Tra questi anche i droni “Phoenix ghost”, le munizioni di artiglieria ed i radar.
Questi si vanno ad aggiungere alle armi, arrivate nelle ultime 24 ore, con quasi una ventina di voli nella regione, che hanno trasportato mine, missili, munizioni di piccolo calibro, elmetti e giubbotti antiproiettile.
Gli Stati Uniti inoltre ritengono che le forze russe stiano cercando di compromettere la capacità delle forze ucraine “di ottenere rifornimenti e rinforzi’. Le fonti del Pentagono evidenziano come esempio gli attacchi alle centrali elettriche tesi anche a fermare le comunicazioni ferroviarie, riporta la Cnn.
Anche i recenti raid aerei hanno preso di mira installazioni per la produzione militare. Mentre gli attacchi contro Odessa vengono interpretati come un modo per impegnare le forze ucraine nella città, impedendo di inviare rinforzi in Donbass dove è in corso la nuova offensiva russa.
Offensiva che procede in “modo discontinuo, lento verso il sud est e sud ovest di Izium”, spiegando ancora le fonti, notando che le forze russe “continuano ad un usare artiglieria a lunga gittata e qualche raid aereo per gli spostamenti delle truppe”. Un’avanzata rallentata da due fattori: “primo dal fatto che il fuoco di artiglieria e i raid arei non stanno avendo l’effetto che vorrebbero perché gli ucraini sono ancora in grado di resistere, e poi dal fatto che i russi sono preoccupati di non rimanere tagliati fuori dalle loro linee di rifornimento”.