(Adnkronos) – “Vediamo in che modo isterico la Russia reagisce ad ogni passo che facciamo e a tutte le nostre posizioni. Il nemico sa che l’Ucraina vincerà. Lo vedono. Lo sentono grazie agli attacchi, ai soldati, e in particolare nella regione di Donetsk”. Ad assicurarlo è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel giorno in cui Mosca ha denunciato il respingimento di una maxi offensiva ucraina nella regione. Offensiva tuttavia smentita da Kiev, che ha inoltre accusato la Russia di vivere in un “meta universo virtuale separato” dove si respingono “attacchi che non esistono”, ma anche di voler diffondere false informazioni su una ipotetica controffensiva per distogliere l’attenzione dalle perdite subite a Bakhmut.
“Sono grato a ciascuno dei nostri soldati, a tutti i nostri difensori che oggi ci hanno dato esattamente le notizie che ci aspettavamo. Direzione Bakhmut: ben fatto, guerrieri”, aggiunge il presidente ucraino su Telegram.
Intanto, nella regione russa di confine Belgorod sono scoppiati nuovamente combattimenti. Da tempo nella regione si verificano ripetuti scontri e attacchi per i quali Mosca incolpa Kiev. A combattere contro l’esercito di Putin, anche il ‘Corpo dei volontari russi’ e la Legione Russa, gruppi composti da nazionalisti russi.
E proprio il Corpo dei volontari russi ha diffuso nella serata di ieri un video in cui afferma di aver preso il controllo di un villaggio della regione che è stato completamente abbandonato dai suoi 5mila abitanti. Il video è stato rilanciato su Twitter da Anton Gerashchenko, consigliere del ministero ucraino dell’Interno, che ha sottolineato come le autorità russe non abbiano né smentito, né confermato.
“I combattenti del Corpo dei Volontari russi hanno preso il controllo del villaggio di Novaya Tavolzhanka”, affermano nel video due miliziani del gruppo che tengono in mano la loro bandiera in una strada deserta. “Non si tratta di un piccolo villaggio abbandonato, ma di un insediamento dove vivono 5mila persone. Ora è vuoto vi sono solo combattenti del Corpo dei Volontari russi”, dicono.
I Volontari e la Legione Russa hanno quindi rivendicato di aver ucciso un colonnello delle Forze armate russe, Andrey Stesev, durante un’operazione portata avanti congiuntamente nell’oblast russo. La rivendicazione, con le foto dei documenti di Stesev, è stata rilanciata da Ukrainska pravda.
Nella rivendicazione si afferma che il colonnello è stato ucciso in battaglia, senza precisare il luogo esatto. Stesev viene descritto come un alto ufficiale del gruppo operativo di Belgorod. “Ai suoi ordini – si legge – lui e i suoi subordinati hanno sistematicamente terrorizzato la popolazione dell’oblast di Belgorod e violato i loro diritti e libertà. In precedenza, Stesev ha ucciso civili in Cecenia, Yugoslavia, Abkhazia e Ucraina”.
La morte di Stesev è stata quindi annunciata anche dai servizi militari ucraini su Telegram, con allegata foto del suo documento, scrive Kyiv Independent.
A quanto riferiscono i servizi, il colonnello, 52 anni, faceva parte del 104esimo reggimento delle Guardie aeree d’assalto, accusato di aver partecipato al massacro di Bucha in Ucraina nel marzo 2022. Stesev, si legge, è stato ucciso in battaglia nel villaggio di Novaya Tavolzhanka.
Secondo Kiev, tuttavia, nell’oblast russo ci sarebbe uno scontro in corso fra l’esercito russo e il Corpo dei Volontari russi, nel quale l’Ucraina non sarebbe coinvolta. A scriverlo su Twitter è il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, che esorta quind la Russia a negoziare con i miliziani.
“Molte persone si pongono una giusta domanda: che cosa sta esattamente accadendo ora nell’oblast di Belgorod? E’ semplice. Un classico boomerang. Oggi è un ‘territorio disputato’, una ‘zona grigia’, per il quale vi è uno scontro fra l’esercito di Putin e il Corpo dei volontari russi, cittadini attivi russi che non sono d’accordo con la politica genocida di Mosca e godono del sostegno della popolazione locale. E’ una battaglia fra il Golia russo e il David russo. L’Ucraina non è coinvolta in questo conflitto. Osserviamo il corso degli avvenimenti e ancora una volta chiediamo al regime di Mosca di cessare il fuoco nell’oblast di Belgorod, di sedersi immediatamente al tavolo dei negoziati con il Corpo dei volontari russi e di mettere fine a questo insensato spargimento di sangue. Altrimenti il numero di territori disputati crescerà rapidamente…”, ha twittato Podolyak.