(Adnkronos) – Ucraina-Russia prima guerra ‘social’ della storia e, per quanto riguarda il web, Kiev sembra ‘battere’ decisamente Mosca. Per la prima volta infatti una nazione in guerra, l’Ucraina, spopola letteralmente su tutte le piattaforme più note del mondo -da Instagram a Telegram, da Facebook a Twitter- con più profili, postando notizie, filmati, aggiornamenti 24 ore su 24. Risultato? Boom di accessi, milioni di followers, siti potentissimi ed elaborati che sembrano usciti più che dall’oggi, dal prossimo futuro. Basta infatti farsi un giro sulle piattaforme più note in Italia per scoprire qualcosa di più su questo fenomeno inedito e sorprendente.
La nazione ha un sito ufficiale Twitter, ‘Ukraine’, che in pochi giorni è balzato ad avere oltre un milione e mezzo di utenti. Lì, con decine di tweet, viene dato un aggiornamento costante e molte notizie. Fioccano le esortazioni continue alla fiducia, alla vittoria, alla resistenza, o vengono chiesti aiuti economici. Vengono mostrati video di civili, fra cui ragazzi e ragazze giovanissimi, che preparano le molotov per ‘accogliere’ i russi, e ritwittati molti ‘endorsement’ che arrivano dalle star mondiali. Lo scrittore Stephen King che indossa la maglia dell’Ucraina, Elon Musk che dice che il servizio Starlink è attivo in Ucraina, solo per citarne alcuni. Sono decine di migliaia le interazioni con i post.
L’account Twitter del ministero della Difesa è ancora più sorprendente: è un sito futuristico che si chiama ‘Defense of Ukraine’ e nei post mostra una inaspettata accuratezza nei più piccoli dettagli. Video girati e montati da professionisti di altissimo livello, spiegazioni sulle armi usate, dettagli e aggiornamenti sulle munizioni ricevute sinora dalla Nato. Fiore all’occhiello dello ‘schieramento’ di forze social ucraine sono però i profili del leader Volodymyr Zelensky: dai video in mimetica in giro per la città, che spopolano tra i fan, ai tweet in ucraino e inglese, ai followers dell’ex attore asceso all’olimpo dei potenti che superano i 4,2 milioni di seguaci. Nella guerra a colpi di ‘bombe social’, per ora, Kiev è in netto vantaggio.