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Ucraina-Russia, Podolyak: “Pausa tecnica dei negoziati fino a domani. Le trattative continuano, ma i negoziati sono davvero difficili”

La sensazione purtroppo è sempre quella: difficilmente saranno i ‘semplici’ negoziati fra Mosca e Kiev a poter cambiare le cose ma, cosa assai più credibile, solo con il coinvolgimento nella questione, anche delle diplomazie di vere e proprie ‘potenze’ mondiali: dunque non solo Usa e Ue, ma anche Israele, Turchia e Cina.

Poco fa infatti, attraverso un tweet, Mykhailo Podolyak, consigliere della presidenza ucraina, commentando la ‘piega’ dei negoziati ora in atto fra le due opposte delegazioni, ha scritto che il presidente Volodymyr Zelensky li ha definiti “difficili”, aggiungendo che “Tutti aspettano notizie, questa sera riferiremo sull’esito”.

Podolyak: Pausa tecnica dei negoziati fino a domani. Vanno avanti i lavori nei gruppi lavoro. Le trattative continuano…”

E mentre poco fa è stato comunicato che è ora in atto una “Pausa tecnica dei negoziati tra Russia e Ucraina fino a domani. Vanno avanti i lavori nei gruppi lavoro. Le trattative continuano”, come ha tenuto poi rivelare Podolyak, il capo negoziatore, “Le due parti esprimono attivamente le proprie specifiche posizioni: le comunicazioni vengono mantenute in piedi, ma è difficile”.

Podolyak rivela che, senza prima un cessate il fuoco, i negoziatori di Kiev non parteciperanno a riunioni con la Russia

Nello specifico siamo sempre lì, come ha infatti ribadito il capo delegazione, “alla base della discordia ci sono i sistemi politici troppo diversi. L’Ucraina è per la libertà di dialogo all’interno della società e del consenso, invece la Russia di contro ‘soffoca la propria società’ con degli ultimatum“. Piuttosto, aggiunge ancora Podolyak, “E’ necessario un dialogo libero, pace, un cessate il fuoco immediato e il ritiro di tutte le truppe russe. E e solo dopo questo possiamo parlare di relazioni regionali e di differenze politiche”. A tal proposito da Kiev i suoi negoziatori si rifiuteranno di iniziare a discutere la forma delle relazioni future con la Russia fino a quando Mosca non accetterà prima un immediato cessate il fuoco.

Secondo il vice capo dell’ufficio di Zelensky, “Invece di darci un ultimatum o chiederci la resa, orai russi sembrano più costruttivi”

Parla invece di progressi Ihor Zhovkva, vice capo dell’ufficio del presidente ucraino Zelensky, dicendo di ritenere che la posizione di Mosca sia più costruttiva ora di quanto non lo fosse in precedenza. “Invece di darci un ultimatum o linee rosse o chiedere all’Ucraina di arrendersi, ora sembrano avviare negoziati costruttivi”.

Max