(Adnkronos) –
La Russia dovrà mobilitare altre centinaia di migliaia di persone da trasformare in soldati per la guerra contro l’Ucraina. Lo afferma lo stato maggiore delle forze armate di Kiev, fornendo il proprio quadro della situazione. “In relazione alle perdite catastrofiche, si prevede che nel prossimo futuro inizierà la mobilitazione forzata di massa della popolazione nella Federazione Russa e nei territori temporaneamente occupati dell’Ucraina. Secondo varie stime, il numero dei nuovi coscritti potrebbe variare da 400 a 700mila persone”, si legge nella nota. La mobilitazione sarebbe indispensabile alla luce delle perdite subite da Mosca in oltre 18 mesi di guerra. Secondo i dati diffusi dal New York Times alla fine di agosto, la Russia avrebbe perso 300.000 uomini tra morti e feriti.
“Va notato che questa volta è previsto il richiamo di circa 40.000 residenti della Repubblica cecena, che probabilmente verranno utilizzati come ‘unità di blocco’ dietro le truppe russe – si legge nel messaggio dello stato maggiore ucraino – Allo stesso tempo, tra la popolazione di Mosca e San Pietroburgo, le cifre della mobilitazione prevista rimangono ancora minime”. La guerra, in sostanza, rimarrebbe un fardello per le regioni periferiche della Russia e non toccherebbe le principali città, che resterebbero escluse dal sacrificio e, in teoria, meno esposte al rischio di proteste e instabilità.
Se le mobilitazioni offrono nuove risorse alle forze armate, hanno anche un effetto sull’economia del paese. “La mobilitazione e la coscrizione in Russia hanno aumentato la carenza di forza lavoro non legata alla difesa. Nel periodo che precede le elezioni presidenziali russe previste per marzo 2024, le autorità russe cercheranno probabilmente di evitare ulteriori mobilitazioni impopolari”, scrive su X l’intelligence britannica, precisando che “l’esercito russo intende assumere 420.000 persone a contratto entro la fine del 2023. La coscrizione obbligatoria in Russia continua ad avere effetti negativi sulla forza lavoro. L’Istituto Yegor Gaidar per la politica economica ha rilevato che la carenza di lavoratori nell’industria russa ha raggiunto un nuovo massimo del 42% per luglio 2023, il 7% in più rispetto ad aprile 2023”.
“Il 3 settembre 2023 – prosegue il ministero della Difesa di Londra – il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dimitry Medvedev ha dichiarato che finora sono state assunte 280.000 persone. Questi numeri non possono essere verificati in modo indipendente. Contrariamente agli sforzi di arruolamento effettuati altrove, nel settore informatico la Russia ha adottato misure per preservare la forza lavoro. Ciò probabilmente evidenzia le carenze particolarmente acute nel settore dopo che circa 100.000 lavoratori IT hanno lasciato la Russia nel 2022”.