All’indomani della notizia, battuta da tutte le agenzie del mondo, del ‘presunto’ tentato avvelenamento di Roman Abramovich, stamane lo stesso – dopo quel di Kiev – ha presenziato ai negoziati tenutisi in Turchia, nel prestigioso Palazzo Dolmabachenel di Istambul.
L’oligarca russo, di madre ucraina, come risaputo è stato scelto proprio da Zelensky affinché faccia da mediatore per la Russia.
L’incontro di oggi, dopo 34 giorni del duro e drammatico conflitto in atto in Ucraina, è stato preceduto dall’intervento del ‘padrone di casa’, il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, che ha separatamente voluto incontrare ciascuna delle due delegazioni.
Al termine dell’incontro, è stato poi Mevlut Cavusoglu, ministro degli Esteri turco, ha tracciarne un breve bilancio: ”Sono stati raggiunti un consenso e un’intesa comune su alcune questioni”, ha subito annunciato, tenendo a rimarcare che, “Come abbiamo sempre sottolineato, le questioni più importanti sono il cessate il fuoco ed aprire la strada a una pace duratura“.
Nell’ambito dei negoziati, ha poi scritto l’agenzia di stampa Interfax, dopo averlo appreso da un’autorevole fonte presente all’incontro, si è anche affrontato il nodo relativo alla possibile neutralità dell’Ucraina: “Le parti hanno avviato negoziati a livello di capi delegazione. In particolare – aggiunge ancora l’agenzia di stampa – è stata sollevata la questione delle condizioni per un possibile status neutrale dell’Ucraina“.
Max