Una domanda che continuiamo a porci ormai da mesi, soprattutto alla luce di un’ostinata ‘sete di vittoria’ che da ambo le parti altro non fa che peggiorare la situazione. Così, con le diplomazie a luci spente – in parte anche per volontà degli Stati Uniti – la guerra in Ucraina continua ad occupare le prime pagine dei media, non mancando allo stesso tempo di riflettersi negativamente anche sulle nostre economie.
Dunque: quando finirà? Ad azzardare un’ipotesi, gli unici che per ‘ovvi motivi’ possono sbilanciarsi, sono gli Stati Uniti, la cui intelligence avrebbe infatti già ‘tirato le somme’. Una valutazione top-secret, ‘puntualmente’ finita tra le mani del Washington Post, che riporta il prosieguo del conflitto almeno fino al 2024.
Nello specifico, il report ‘confidenziale’ rivela che, semmai (cosa assai improbabile), Kiev riuscisse a riconquistasse “una quantità significativa di territori”, riuscendo allo stesso tempo ad “infliggere perdite insostenibili alle forze russe“, tutto ciò non porterebbe comunque ai colloqui di pace. Infatti le previsioni hanno stabilito che “I negoziati per porre fine al conflitto sono improbabili durante il 2023 in tutti gli scenari considerati“.
Quindi, dopo aver valutato per il 2023 “un probabile scenario di stallo” sul campo, l’intelligence statunitense si dice convinta che il 2023 si concluderà per entrambi i contendenti “con guadagni territoriali solo marginali“, per via “delle truppe e dei rifornimenti insufficienti per operazioni efficaci“. Certo, affidandosi al calcolo delle probabilità che, per quanto poco attendibile, potrebbe vedere Ucraina o Russia, ciascuna guadagnarsi “un vantaggio decisivo sull’altra“, ma questo non sarebbe tuttavia sufficiente ad inciderebbe sulla fine in anticipo del conflitto.
Max