(Adnkronos) – Il governo degli Stati Uniti suggerisce l’idea di una nuova dinamica nella guerra in Ucraina a seguito dei recenti successi militari ucraini contro l’occupazione russa, nella regione di Kharkiv. “Penso che ciò cui stiamo assistendo sia sicuramente un cambiamento, uno slancio da parte delle forze armate ucraine, in particolare nel nord”, ha dichiarato il direttore delle comunicazioni del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby a Washington, puntualizzando che starà al presidente ucraino Volodymyr Zelensky determinare se sia stata effettivamente raggiunta una svolta nel conflitto.
Attento ad evitare di parlare a nome di un esercito straniero, Kirby non ha mancato però di osservare che “certamente nel nord abbiamo visto i russi evacuare, ritirarsi, ritirarsi dalle loro posizioni difensive”, lasciandosi dietro i rifornimenti. “Lo chiamano riposizionamento, ma è certo che si sono ritirati di fronte alle forze armate ucraine che sono chiaramente all’offensiva”, ha aggiunto Kirby, non senza avvertire che la Russia ha ancora capacità militari significative.
L’ANALISI DEGLI 007 GB – “La Russia ha molto probabilmente usato per la prima volta veicoli aerei senza equipaggio (Uav) iraniani in Ucraina. Il 13 settembre 2022, funzionari ucraini hanno riferito che le loro forze avevano abbattuto un Uav Shahed-136 vicino a Kupiansk, nell’area in cui è in corso con successo l’offensiva ucraina”. A scriverlo, nel suo ultimo aggiornamento sulla situazione sul terreno, è l’intelligence britannica. “Lo Shahed-136 – si legge ancora nel rpporto divulgato dal ministero della Difesa di Londra – è un Uav d’attacco a senso unico con una portata dichiarata di 2.500 chilometri. Sistemi simili di fabbricazione iraniana sono stati probabilmente utilizzati in attacchi in Medio Oriente, anche contro la petroliera MT Mercer Street nel luglio 2021”.
“Quasi certamente la Russia si rifornisce sempre più di armi da altri stati oggetto di pesanti sanzioni, come Iran e Corea del Nord, mentre le sue stesse scorte diminuiscono. La perdita di uno Shahed-136 vicino alla linea del fronte suggerisce che esiste una possibilità realistica che la Russia stia tentando di utilizzare il sistema per condurre attacchi tattici piuttosto che contro obiettivi più strategici più all’interno del territorio ucraino”, conclude l’analisi.