(Adnkronos) – In quello che per gli ucraini è il “giorno numero 210” di guerra dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, da Mosca e Kiev arrivano nuovi dati sui soldati morti nel conflitto. Bollettini difficili da verificare in modo indipendente e che disegnano uno scenario piuttosto ‘simmetrico’ ma a numeri invertiti. L’aggiornamento che quotidianamente lo Stato maggiore delle Forze armate ucraine diffonde sui social parla di “circa 55.110” russi morti dallo scorso 24 febbraio, quando è scattata quella che per Vladimir Putin è una “operazione militare speciale”. Un bilancio (con 300 soldati russi uccisi solo nella giornata di ieri, secondo Kiev) in netto contrasto con le dichiarazioni arrivate stamani dal ministro russo della Difesa, Sergei Shoigu, dopo settimane di silenzio sulle conseguenze del conflitto per le forze russe.
Secondo Shoigu, “le nostre perdite nell’operazione speciale ammontano a 5.937 persone”, mentre più di 61.200 militari ucraini sono morti e circa 49.400 sono rimasti feriti. “Le Forze Armate ucraine avevano tra le 201.000 e le 202.000 persone, ma hanno subito più di 100.000 perdite”, ha detto stando alle dichiarazioni riportate dall’agenzia Interfax nel giorno dell’annuncio della “mobilitazione parziale” da parte di Vladimir Putin. A metà agosto il capo delle Forze Armate ucraine, generale Valerii Zaluzhnyi, confermava la morte di quasi 9.000 soldati di Kiev dall’inizio dell’invasione russa.
L’aggiornamento dello Stato maggiore delle Forze armate ucraine riferisce inoltre di 2.227 tank distrutti, così come 1.340 sistemi di artiglieria, 168 sistemi di difesa aerea e 318 lanciarazzi multipli. Abbattuti, secondo i militari ucraini, 253 velivoli, 217 elicotteri, 932 droni. Distrutte, inoltre, 15 unità navali. “Nell’ultima giornata – si legge – il nemico russo ha subito il maggior di perdite nella direzione di Donetsk”.