“Malgrado la gravità del momento e gli ultimi sviluppi cui stiamo assistendo in queste ore, vogliamo continuare a concentrarci su ogni iniziativa diplomatica che possa scongiurare una guerra. Una soluzione che riteniamo ancora possibile, anche se con margini che si riducono di giorno in giorno“. Lo annuncia, in un’informativa in Parlamento, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
Il ministro annuncia inoltre che “ulteriori misure restrittive potrebbero essere adottate in caso di altre azioni da parte russa. Per essere efficaci, le sanzioni devono fungere da deterrente contro ulteriori azioni militari ed essere quindi sostenibili, proporzionate e graduali, e direttamente collegate a sviluppi concreti e oggettivi sul terreno”.
Continuano i contatti tra le parti per provare a risolvere la situazione in maniera diplomatica, afferma ancora Di Maio: “Stamattina ci siamo coordinati con il presidente Draghi circa i prossimi passi da compiere per favorire una soluzione diplomatica. Siamo impegnati al massimo nei canali multilaterali di dialogo. Riteniamo tuttavia che non possano esserci nuovi incontri bilaterali con i vertici russi finché non ci saranno segnali di allentamento della tensione, linea adottata nelle ultime ore anche dai nostri alleati e partner europei”.
Sul ruolo dell’Italia il ministro degli Esteri ha detto: “La posizione italiana nei confronti della Russia è anche volta a preservare un giusto equilibrio fra le esigenze di deterrenza e fermezza e la disponibilità a un dialogo costruttivo e genuino, volto a negoziare seriamente temi di comune interesse, per disinnescare le tensioni. Sappiamo che i nostri imprenditori, dal 2014 ad oggi, hanno sofferto pesanti perdite come conseguenza delle sanzioni e lavoreremo per contenere il più possibile l’impatto sui nostri interessi strategici ed economici. Consapevoli di pagare un prezzo importante per la tutela di valori e principi comuni non negoziabili, siamo anche consci del valore deterrente delle misure restrittive volto a impedire che la Russia alimenti ulteriormente la tensione sul terreno. Ciò comporterebbe un prezzo ancora più alto per tutti gli attori in gioco”.