(Adnkronos) – Su Ucraina e Russia “non dobbiamo assolutamente illuderci che sia semplice arrivare alla fine dell’accordo, non dobbiamo creare false illusioni”, ha affermato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio da Berlino, confermando che “nelle prossime ore il Presidente Draghi sentirà il Presidente Putin, un altro contributo che l’Italia darà a questo negoziato”. “Prendiamo atto dei passi che sono stati fatti ieri in Turchia, dopo l’incontro delle due delegazione, valuteremo gli annunci russi dai fatti, da quello che sta avvenendo e avverrà sul campo”, ha precisato Di Maio, confermando che l’Italia “lavorerà con tutte le sue forze per un accordo di pace il prima possibile che passa per due fasi, il primo sono i cessate il fuoco localizzati, un cessate il fuoco generale, e quindi un accordo di pace”.
“Ma sicuramente se la Russia terrà fede realmente a quello che ha detto, sul ritirare una parte delle sue truppe da Kiev, possiamo vedere che la strategia sostenuta dall’Italia sta funzionando”, ha aggiunto ricordando che l’Italia “ha adottato una strategia unica, che ha mostrato l’unità di una politica estera Ue unica e unita”.
L’Italia è in “strettissimo contatto” con la Turchia. “C’è un canale aperto, al ministero degli Esteri, di confronto continuo sia con la parte ucraina, sia con la parte turca per cercare di costruire i presupposti” per questo negoziato. “La Turchia è in questo momento il mediatore che è nella situazione più avanzata rispetto questo negoziato e noi lo sosteniamo e lo facciamo sin dal primo momento e continueremo a farlo”.
L’idea dell’Italia di essere fra i Paesi garanti “è stata benvenuta” dal Presidente Zelensky, ha aggiunto il ministro. “Metteremo a disposizione tutte le nostre competenze, le esperienze negli accordi di pace, per dare un contributo fondamentale all’accoro che riguarda la neutralità, senza dimenticare che l’accordo riguarda altre questoni, il Donbass, la Crimea, la smilitarizzazione, quello che i russi chiamano denazificazione”.
“Il numero di italiani in ucraina continua a scendere, siamo oggi a 160, erano duemila all’inizio della guerra”, ha reso noto il ministro degli Esteri, precisando che il lavoro in corso avviene in coordinamento con la Croce rossa internazionale, l’Unhcr, l’Onu e l’Ue – a cui è stata chiesa “una iniziativa per coordinare i cessate il fuoco localizzati sul campo”. Allo stesso tempo “siamo anche impegnati sulle evacuazioni dei civili ucraini dai teatri di guerra, dove ci sono più difficoltà, a partire da Mariupol”.
“La situazione dei profughi continua a crescere anche in Italia: abbiamo superato i 70mila” arrivi, la maggior parte dei quali sono donne e bambini. “Gli strumenti, i meccanismi di accoglienza europei e italiani stanno funzionando molto bene”, ha aggiunto Di Maio, ricordando che sono circa 4 milioni i profughi e stiamo andando a numeri che continuano a crescere che vedono anche sei milioni di sfollati interni”. “In questo momento Italia e Germania sono particolarmente allineate nel condannare pienamente l’aggressione russa in Ucraina e stiamo lavorando su molte cose, prima di tutto quella umanitaria”.
“La crisi dei profughi ucraini è una crisi che non abbiamo mai visto dal secondo dopo guerra a oggi. I numeri sono impressionanti. Milioni e milioni di perone in poche settimane hanno raggiunto paesi limitrofi e poi Paesi come l’Italia, che per la prima volta è Paese di movimenti secondari”. “Ma lo spirito di solidarietà che tutta l’Europa sta mostrando ci farà progredire anche su altri dossier. E’ importante che rispetto alla crisi ucraina e dei profughi dall’Ucraina non devono esserci discriminazioni di sorta”.