(Adnkronos) – Le proposte dei Paesi africani per una soluzione in Ucraina contengono idee che potrebbero essere attuate. Lo ha detto ai giornalisti il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, dopo che sabato il presidente russo Vladimir Putin ha tenuto colloqui con i rappresentanti di sette stati africani, con i quali ha discusso delle possibili soluzioni nel conflitto in Ucraina. Peskov ha aggiunto che il dialogo con i Paesi africani continuerà: “Anche al vertice Russia-Africa, che si terrà tra un mese a San Pietroburgo”.
Ieri si era espresso al riguardo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Twitter. ”Avete visto tutti come si è svolta la visita della delegazione di leader e rappresentanti africani in Ucraina, e poi nello Stato terrorista russo. La delegazione ha avuto l’opportunità di vedere chi è veramente interessato alla pace e chi invece incarna la guerra, è stato molto chiaro”, ha affermato il leader ucraino.
”Tutto ciò che è stato discusso in Ucraina – ha detto Zelensky – riguardava la #PeaceFormula. Punto per punto. L’intero contenuto. Tutto ciò che è stato detto in Russia riguardava la guerra, come continuare a distruggere vite. È ovvio che non c’è alternativa alla Formula della Pace ucraina. È bene che il mondo lo senta e lo veda sempre più spesso”.
Il presidente ucraino ha avuto un colloquio telefonico con il primo ministro britannico Rishi Sunak. Zelensky ha detto di aver discusso con Sunak delle ”esigenze di difesa ucraine e la nostra ulteriore cooperazione per espandere le capacità dell’Ucraina sul campo di battaglia, in particolare attraverso armi a lungo raggio”. Con Sunak, ha proseguito il presidente ucraino, ”abbiamo coordinato le nostre posizioni alla vigilia del vertice Nato di Vilnius. E’ importante che l’Ucraina ottenga concrete prospettive di adesione”.
Il leader ucraino ha spiegato che con il premier britannico si è anche discusso dei “passaggi per implementare la Formula di pace e preparare le garanzie di sicurezza per l’Ucraina. Ho sottolineato la necessità di aumentare la pressione delle sanzioni sulla Russia, in particolare a causa dell’aumento della produzione russa di missili”.
“Perché la pace (in Ucraina, ndr) sia sostenibile, deve essere giusta. Pace non può significare congelare il conflitto e accettare un accordo dettato dalla Russia”, ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nel corso di una conferenza stampa congiunta a Berlino con il cancelliere Olaf Scholz.
Stoltenberg ha detto anche che durante il summit dell’Alleanza in programma il mese prossimo a Vilnius non si parlerà dell'”invito formale” di adesione dell’Ucraina alla Nato. Il summit, ha tuttavia precisato Stoltenberg, “avvicinerà l’Ucraina all’Alleanza, dotandola di un programma pluriennale di forniture militari”.