(Adnkronos) – La Russia rimane pronta a negoziati con l’Ucraina, ma con la situazione che cambia, cambiano anche le condizioni per tali trattative, ha affermato il presidente russo Vladimir Putin in un colloquio con il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, secondo quanto ha reso noto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. A Samarcanda, Putin aveva detto, sempre parlando con Erdogan, che sarebbe stato possibile un dialogo con l’Ucraina.
“Il principio in generale rimane lo stesso. Proprio come gli obiettivi dell’operazione militare speciale. Gli ucraini hanno abbandonato completamente il percorso negoziale. Per questo, l’operazione militare prosegue”, ha affermato il portavoce, Dmitry Peskov.
Cremlino: “Sistema pronto per cambiamenti con annessione regioni sudest”
Il sistema politico in Russia, vale a dire i parlamentari e l’esecutivo, “è pronto per gli eventuali cambiamenti relativi alla potenziale annessione” delle regioni ucraine del sudest, le Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia dopo i referendum, ha detto inoltre Peskov poche ore prima della chiusura dei seggi aperti nelle quattro regioni.
Ucraina, 100mila russi fuggiti in Kazakistan dopo annuncio mobilitazione
Decine di migliaia di russi hanno lasciato il Paese da quando è stata annunciata quasi una settimana fa la mobilitazione parziale dell’esercito russo. Secondo l’agenzia Interfax, che cita il dipartimento per l’immigrazione del ministero dell’Interno kazako, dal 21 settembre circa 98.000 cittadini russi sono entrati in Kazakistan e più di 8.000 hanno ricevuto un numero di identificazione personale, che è un prerequisito per la registrazione e l’apertura di conti bancari nell’ex repubblica sovietica.
Dall’inizio di aprile, più di 93.000 cittadini russi hanno ricevuto numeri di identificazione e più di 4.000 hanno ricevuto permessi di soggiorno per il Kazakistan.