Ieri il G7 si è confrontato sulla richiesta di adesione presentata dal governo di Kiev all’Ue, e stamane la presidente della Commissione Ue, Ursula van der Leyen, ha voluto chiamare personalmente il presidente Zelensky, per comunicare che è in attesa di “ricevere le risposte al questionario per l’adesione” e che, la Commissione da lei presieduta, “punta a dare la sua opinione nel prossimo giugno”.
Nell’ok all’entrata dell’Ucraina fra i paesi Ue, pesa anche quanto rimarcato da Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, che oggi a Strasburgo ha voluto ribadire la volontà inclusiva dell’Europa, perché, “Mentre parliamo, l’Ucraina è ancora sottoposta ad un’invasione. Le bombe uccidono ancora in modo indiscriminato. Le donne vengono tuttora stuprate. Milioni sono fuggiti e altri lo faranno. Milioni di europei che sono stati costretti a passare mezzo secolo dietro la Cortina di ferro vi diranno che non c’è alternativa all’Europa: il futuro dell’Europa è legato al futuro dell’Ucraina”.
Max