(Adnkronos) – Si è concluso all’ospedale Bambino Gesù di Roma l’intervento su Sasha, la bimba di 9 anni che ha perso un braccio, dopo essere stata ferita in un attacco vicino Kiev. L’operazione, effettuata da un’équipe guidata dal professor Pier Francesco Costici – apprende l’Adnkronos dall’ospedale – è andata bene. Si è trattato di un intervento preparatorio alla successiva protesizzazione dell’arto.
Ad attendere Sasha nella stanza della sede Palidoro dell’ospedale c’erano la madre, la zia paterna e Carla Iannucci, della onlus “Amici per la pelle”, che tramite un volontario ha recuperato la piccola in Ucraina e l’ha portata in salvo in Italia. “Entrata in stanza e trovata la mamma, la bimba ha finalmente pianto. Fino a oggi aveva trattenuto le lacrime, ogni tanto riusciva anche a sorridere. La mamma era preoccupata per il fatto che la figlia stava tenendo dentro tutto, oggi invece si è sfogata. Io mi sono commossa, ma allo stesso tempo sono stata felicissima che si sia sfogata”, racconta all’Adnkronos Iannucci.
Quanto alla mamma di Sasha, “la signora è provata e triste, piange per la morte del marito, il patrigno di Sasha, avvenuta davanti ai suoi occhi. Oggi mentre eravamo in attesa della bimba nel cortile dell’ospedale, è passato un elicottero e si è raggelata per lo spavento. Mi ha spiegato che in Ucraina quando sentivano elicotteri, si aspettavano spari”. La onlus “Amici per la pelle”, che da anni si occupa di trasferire a Roma da altri Paesi bambini che hanno bisogno di cure, dallo scoppio della guerra in Ucraina ha già recuperato e messo in salvo una quindicina di piccoli pazienti. “E ne stiamo aspettando altri, sempre feriti di guerra. Alcuni amputati, anche in condizioni peggiori di quelli di Sasha. Noi non ci fermiamo mai, giorno e notte. Ci importa solo dei bambini, ci occupavamo di loro prima della guerra e continueremo a farlo”, conclude Iannucci.